A Roma i medici di medicina generale scarseggiano e per questo trovano difficoltà ad andare in ferie, anche solo per pochi giorni. È la triste realtà del sistema sanitario capitolino denunciata da Cristina Patrizi, segretario Omceo Roma: “Almeno 2 medici di medicina generale su 3 hanno difficoltà ad andare in ferie, anche solo per pochi giorni, perché stentano a trovare sostituti. È una situazione difficilissima”.
Con il personale ridotto all’osso, i medici sono stati costretti a tagliarsi le ferie o a lavorare anche in vacanza, da remoto, rispondendo via mail o Whatsapp alle domande dei pazienti: “Ci sono molti colleghi, ormai stremati da oltre due anni di pandemia, che non riescono ad affrontare serenamente pochi giorni di vacanza”, dive Patrizi.
Che aggiunge: “In tanti hanno dovuto ridurre i giorni di ferie o devono continuare a lavorare da remoto rispondendo a mail e messaggi dei pazienti. È una difficoltà che in estate si accentua ma in generale il problema delle coperture c’è tutto l’anno, si fa fatica a trovare un sostituto anche se il medico deve assentarsi per motivi di salute tanto che ci sono colleghi che anche con il Covid hanno continuato a lavorare da remoto. È una situazione che lede le condizioni elementari del diritto al lavoro”.
Il segretario Omceo Roma ha spiegato: “E’ un problema che nella medicina generale è particolarmente grave visto l’assetto contrattuale che non prevede neanche il ristoro delle ferie né della malattia ma riguarda anche la specialistica ambulatoriale e i colleghi di continuità assistenziale. Pure lì, infatti, ci sono delle carenze a cui nessuno riesce a far fronte, né le aziende né i medici attingendo alla rete di sostituti o di colleghi non ancora titolari disponibili alle sostituzioni”.
Le problematiche, che raggiungono il loro apice in estate, sono però presenti tutto l’anno: Un sistema ormai malato in cui i pazienti inviano continuamente al proprio medico messaggi, mail, whatsapp, a tutte le ore del giorno, anche sabato e domenica. Si è perduta la giusta regolazione. Abbiamo necessità di avere a regime un sistema con garanzie per tutti i medici di medicina generale”, conclude Patrizi.
G.