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Peste suina, numero verde anti-cinghiali e zone isolate: le mosse di Comune e Regione

La peste suina africana è arrivata anche a Roma. Ieri, nel parco dell’Insugherata – area naturale protetta che si estende da via Trionfale a via Cassia – è stato trovato un cinghiale morto a causa della malattia virale che contagia solo i suini e che non colpisce, invece, l’uomo. È il primo caso riscontrato al di fuori dell’area rossa, tra Piemonte e Liguria, dove invece i cinghiali contagiati vengono registrati da settimane.

Subito dopo il caso segnalato e individuato dall’Istituto zooprofilattico del Lazio, nella Regione è scattato l’allarme. E sono state prontamente prese delle contromisure per contrastare le incursioni dei cinghiali che, sempre più spesso, vengono avvistati anche nei quartieri della Capitale. La Regione ha attivato da oggi il numero verde della Protezione civile regionale per segnalare eventuali ritrovamenti di animali morti e attivare così immediatamente i servizi veterinari.

Un numero verde anti-cinghiali, ma non solo. In caso di nuove carcasse rinvenute la commissione nazionale stabilirà eventuali zone da perimetrare. Il piano studiato dal Campidoglio per limitare l’invasione di cinghiali, prevede l’installazione di reti Keller per bloccare gli scavi degli animali. Per ora sono state installate in alcune aree del XIV Municipio.

I branchi di cinghiali, che si avvicinano ai centri abitati per trafugare la spazzatura abbandonata accanto ai cassonetti, sono stati avvistati in molte aree verdi della città. E in proprio di quelle zone il Campidoglio sta mappando una zona rossa. L’obiettivo di Regione e Comune è quello di limitare l’invasione di cinghiali e allo stesso tempo isolare i casi di peste suina.