Venerdì 15 novembre, le piazze italiane saranno animate da uno sciopero studentesco nazionale. Gli studenti, uniti sotto lo slogan «Vogliamo potere», si preparano a dare vita a un movimento di protesta organizzato dall’Unione degli Studenti, con il sostegno di associazioni sociali e culturali. Lo sciopero punta a sottolineare l’urgenza di una riforma profonda del sistema educativo italiano, rendendolo più equo, inclusivo e in grado di rispondere alle esigenze attuali della nuova generazione.
Sciopero degli studenti anche a Roma
L’Unione degli Studenti, insieme alla Rete della Conoscenza, ha annunciato che lo sciopero coinvolgerà una vasta rete di realtà sociali, dai sindacati alle organizzazioni ambientaliste, antimafia e antirazziste, tutte accomunate dalla volontà di sostenere un cambiamento nel sistema scolastico. L’evento si preannuncia come uno dei più partecipati dell’anno, con decine di associazioni che si uniranno alle rivendicazioni degli studenti.
Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, al Corriere della Sera ha dichiarato: “La giornata del 15 novembre è fondamentale non solo per il mondo studentesco, ma per tutti coloro che credono nel diritto all’istruzione pubblica e gratuita”.
Roma, la settimana scorsa la protesta dei lavoratori della scuola
La scorsa settimana docenti, ricercatori e personale scolastico si sono radunati a Roma per contestare il taglio degli stipendi e chiedere un sistema più giusto per i lavoratori del settore. Durante il sit-in organizzato il 31 ottobre davanti al Ministero dell’Istruzione in viale Trastevere, sindacati e lavoratori precari hanno chiesto, tra le altre cose, la stabilizzazione del personale con contratto a termine, portando in piazza anche la voce dei ricercatori e delle associazioni studentesche, tra cui Uds, Udu, Rete degli Studenti Medi e Link.