Martedì 12 novembre 2024, i giornalisti precari della Rai scenderanno in piazza a Roma per manifestare davanti alla sede di viale Mazzini. La protesta, organizzata dai professionisti della cosiddetta “Fase 2”, denuncia la precarietà dei lavoratori che operano per programmi storici come “Report” e “Chi l’ha Visto” senza un contratto giornalistico adeguato. Attualmente, oltre 200 giornalisti collaborano in condizioni di instabilità contrattuale, lavorando fianco a fianco con colleghi assunti con contratti giornalistici ufficiali.
Lavoratori precari nella Rai, fenomeno in aumento
Lavorare come giornalista alla Rai senza un contratto stabile è una realtà condivisa da numerosi professionisti, soprattutto quelli della “Fase 2”.
Questo gruppo, formato da oltre 200 lavoratori, include giornalisti che, pur producendo contenuti per programmi storici come “Agorà”, “Presa Diretta” e “Mi Manda Raitre”, operano come collaboratori con partita IVA o programmisti multimediali, senza il riconoscimento del contratto giornalistico nazionale.
A differenza dei colleghi con contratti regolari, questi professionisti sono esclusi da diritti fondamentali e garanzie lavorative. La precarietà, che persiste da anni, ha portato a un aumento della pressione sui lavoratori, costretti a gestire l’incertezza della loro posizione in un contesto di lavoro giornalistico di servizio pubblico.
L’appello per il Contratto Nazionale e la sicurezza del lavoro
Il nodo centrale della protesta dei giornalisti della “Fase 2” riguarda la richiesta di un contratto nazionale di lavoro, che consentirebbe di stabilire diritti uguali per tutti i professionisti impegnati nella Rai.
La richiesta si fonda sulla necessità di eliminare le disparità presenti in redazioni dove giornalisti con e senza contratto lavorano a stretto contatto. L’assunzione con il contratto Fnsi-Usigrai è diventata un obiettivo prioritario per questi lavoratori, che cercano non solo sicurezza economica, ma anche dignità professionale.
La mancanza di un contratto riconosciuto limita infatti l’accesso a tutele come ferie pagate, malattie retribuite e contributi pensionistici, mettendo a rischio il futuro di chi lavora con dedizione e professionalità per il servizio pubblico.
La protesta in Viale Mazzini
La manifestazione, prevista per il 12 novembre, avrà luogo davanti alla sede Rai di viale Mazzini a Roma, un punto simbolico scelto per dare massima visibilità alle problematiche dei giornalisti precari.
L’invito a partecipare è stato esteso anche ai rappresentanti del Consiglio di Amministrazione Rai, ai membri della commissione di Vigilanza Rai, ai sindacati e alle associazioni di categoria come l’Associazione Stampa Romana.