Fiumicino, in fiamme motore di un aereo in decollo: ipotesi bird-strike (VIDEO)

Avaria in volo, a fuoco motore di un aereo in decollo da Fiumicino: ipotesi bird-strike

Ospite in collegamento: Silvia Tocci, direttrice di “Ostia Tv

Avaria in volo, a fuoco il motore di un aereo in decollo da Fiumicino. È accaduto la scorsa mattina intorno alle 10.30, quando improvvisamente il motore destro di un velivolo della compagnia Hainan airlines, diretto a Shenzhen in Cina, ha preso fuoco provocando dei forti boati, probabilmente causati da scoppi interni al motore. I piloti dell’aereo fortunatamente sono riusciti a controllare il velivolo e a scaricare in mare il carburante come da necessario per poter effettuare l’atterraggio d’emergenza. Intanto al Leonardo Da Vinci sono state attivate le procedure di sicurezza, sul posto infatti si sono precipitati i Vigili del Fuoco dell’aeroporto internazionale.

L’atterraggio di emergenza e lil probabile bird-strike

L’aereo è stato portato a terra senza problematiche particolari, facendo tirare il fiato a passeggeri e cittadini redienti nelle zone della rotta dell’aereo in fiamme. A causare il danno al motore potrebbe essere stato lo scontro con un uccello, si attendono le verifiche del Flight Radar per accertare se si sia trattato di un bird strike.

Fuoco avvistato e boati avvertiti dai cittadini fino a Ostia

Molti cittadini hanno ripreso e fotografato la scena e molti hanno sentito strani boati provenire da nord, fino a Ostia. Rumori, botti, che molti anche sui social hanno definito come strani e mai sentiti prima. Una grande paura per tutti fortunatamente terminata con una dimostrazione di professionalità e efficienza che ha salvato la vita a passeggeri e agli abitanti della rotta del velivolo.

Emergenza in mare a Fiumicino, ma è una esercitazione

Emergenza in mare a Fiumicino. Ma fortunatamente è una simulazione, anche se spettacolare.

Si è infatti svolta questa mattina una esercitazione complessa della Guardia costiera nelle acque di Fiumicino dove sono state simulate quattro diverse emergenze per gravi criticità. E’ stato massiccio l’impiego di mezzi e di uomini per il carattere interforze dello spettacolare evento sotto il coordinamento della Guardia costiera di Fiumicino. Da un evento quattro diverse emergenze: un sospetto rischio di atto ostile per la security marittima, subito verificato e superato; un incendio a bordo di una nave cisterna operante alla piattaforma R1 e conseguenti 8 feriti a bordo da soccorrere e sversamento in mare di carburante. 

Massiccio l’impiego di mezzi: 13 unità in mare e un centinaio di operatori, un posto medico avanzato per il triage sanitario e una cornice di sicurezza a protezione dei piazzali operativi portuali per il trasporto a terra dei feriti e la loro assistenza. 

Col coordinamento della Capitaneria di porto “Capitolina” tra canale e darsena di Fiumicino e piattaforma off-shore a circa tre miglia e mezzo, si sono ritrovati quindi ad operare tutti insieme, la stessa Guardia Costiera, Aeronautica militare, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia di stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, 118, Croce rossa, Piloti del porto, ormeggiatori e battellieri, società di rimorchio portuale, Chimico del Porto, Autorità di sistema portuale, società convenzionata “Castalia” con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, società “IP industrial” e relativa ditta contrattualizzata, queste ultime, tutte operanti nel settore della lotta all’inquinamento.

La successione degli eventi prende avvio dalla chiamata di emergenza arrivata alla sala operativa della Capitaneria dal Capo piattaforma alle 10.54, ed è subito allertamento e poi mobilitazione generale. 

Prima un avvistamento di un contenitore sospetto in piattaforma con nave in fase di discarica del carburante destinato all’aeroporto di Fiumicino, e poi un incendio sviluppatosi a bordo in conseguenza di una fuoriuscita accidentale di carburante. Da qui gli 8 feriti da soccorrere prontamente e l’inquinamento da contrastare.

Da quel momento e fino alle 13.15 una febbrile attività, tra lotta antincendio con le squadre di bordo della nave, e con i vigili del fuoco, col trasbordo e trasporto di feriti sulle motovedette Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia di Stato con il supporto del gommone dei Carabinieri e di soccorritori aeronautica militare, quindi assistenza dei rimorchiatori, dei mezzi nautici di piloti, ormeggiatori e battellieri, nonché predisposizione di misure antinquinamento a cura dei mezzi specializzati privati e convenzionati.

Un vero e proprio convoglio, poi, quello verso il porto, dove personale sanitario 118 e CRI era in attesa di praticare le prime cure ai feriti per il loro successivo trasferimento con le numerose autoambulanze nel frattempo dirottate. 

Dicono dalla Capitaneria: “E’ stata una preziosa opportunità per testare la risposta interforze ed Interistituzionale con la partecipazione dei privati ad un’emergenza complessa. Ringraziamo tutti i partecipanti per avere dimostrato in ogni fase grande professionalità e puntualità”.

Sit-in contro l’antenna telefonica a Bagnoletto, i cittadini: “calpestato il diritto alla salute”

Sono furiosi i residenti di Bagnoletto, che ormai da diversi mesi si stanno opponendo all’installazione di un’antenna telefonica nel quartiere. Sabato mattina un centinaio di cittadini si sono incontrati presso via Carlazzo, ovvero lungo la strada dov’è presente il terreno privato in cui sorgerà l’opera dedicata alla telefonia mobile.

Bagnoletto dice “no” all’antenna telefonica

I residenti di un quartiere con numerosi villini e che vivono al fianco della propria famiglia, si oppongono fermamente alla scelta dell’installazione dell’antenna. Secondo la scheda tecnica, a Bagnoletto sorgerà una struttura alta 27 metri: al suo interno, saranno disposte 12 antenne telefoniche (a metà tra Tim e Vodafone), due parabole e 24 ripetitori. Radiazioni che potrebbero nuocere gravemente, nonostante gli studi contrastanti degli scienziati, alla salute umana.

La rabbia dei residenti

Al sit-in di Bagnoletto sono tanti i cittadini che hanno aderito. Famiglie, nonni, giovani del quartiere e addirittura scolaresche con le insegnanti. C’è una totale bocciatura all’installazione, riversando anche molteplici critiche verso la residente che vorrebbe installare tale struttura telefonica all’interno del proprio terreno. Emerge soprattutto la paura di una mamma, genitore di un giovane con la Sindrome di Brugada e che teme l’azione nociva delle radiazioni. Dice disperata ai microfoni di Ostia Tv: “Se le frequenze spengono l’impianto nel cuore di mio figlio, rischia la morte. Dove sta il diritto alla salute in questa situazione?”.

Le parole del consigliere Alessandro Ieva sull’antenna a Bagnoletto

Oltre alla presenza del Comitato di Quartiere Bagnoletto col presidente Marco Fagnani, anche la politica del X Municipio ha visto una propria rappresentanza. Al sit-in ha preso parte anche il consigliere Alessandro Ieva (Capogruppo del Movimento 5 Stelle a Ostia), che ha portato la vicenda anche all’interno dell’Aula “Massimo Di Somma”. “Sia Roma che gli enti competenti hanno ignorato questa vicenda – spiega Ieva -, nonostante la questione dell’antenna veda una disputa familiare su chi vuole l’antenna e chi no. Oggi viene uccisa la Costituzione in questo quartiere, considerato come si viola l’Articolo 32, ovvero quello dove la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

Ostia, al Cpo parte Invidi-abili, progetto per trasferire abilità e competenze tra persone con disabilità e caregiver

Fare la spesa e cucinare un piatto di pasta, guidare la macchina e indossare un abito, praticare sport e suonare uno strumento. La quotidianità di una persona con disabilità illustrata e spiegata da un’altra persona con disabilità: si chiama Invidi-abili ed è il nome del progetto ideato da Marco Medugno, fisioterapista della Asl Roma 3 in forza al Cpo di Ostia, e da Roberto Pergolato, Vicepresidente dell’Associazione Mielolesi Ostia, che sarà realizzato grazie al Servizio di Fisioterapia e Terapia Occupazionale della struttura di viale Vega 3.

Il Centro Paraplegici ‘Gennaro Di Rosa’ della Asl Roma 3, da anni punto di riferimento per le persone con disabilità e per le loro famiglie, è una struttura di eccellenza nel settore della riabilitazione e in particolare nella cura e nella gestione delle patologie complesse e di alta specialità.

Contribuire a migliorare gli esiti del percorso riabilitativo dei pazienti in cura presso il Centro Paraplegici di Ostia e agevolare la gestione della quotidianità delle persone con disabilità. Sono questi i principali obiettivi della nostra iniziativa. Con Invidi-abili useremo strategie di educazione sanitaria, nell’ottica di un approccio peer to peer con lo scopo di trasferire conoscenze e abilità tra persone con disabilità e di farlo anche ai caregiver”.

“Tecniche e insegnamenti che il personale della riabilitazione già di fatto impartisce ai pazienti, ma la novità è che in questa iniziativa gli insegnanti non saremo solo noi. Realizzeremo, grazie anche alla disponibilità dei soci dell’Associazione Mielolesi Ostia, vere e proprie lezioni multimediali: video, immagini e materiale informativo facilmente fruibili per permettere ai pazienti in carico presso il Cpo una migliore integrazione tra i setting di cura e soprattutto per agevolare l’assistenza e il rientro al proprio domicilio spiega Marco Medugno, fisioterapista della Asl Roma 3.

“Destinatari del progetto saranno dunque pazienti in regime di ricovero presso il Cpo, ma anche le persone che sono già state dimesse e che sono seguite dal centro. I contenuti frutto del nostro lavoro saranno a disposizione anche dei caregivers e di tutti i cittadini interessati. La condivisione delle nostre abilità non è solo un atto di solidarietà, ma è lo strumento più efficace che abbiamo per capire come affrontare con semplicità e senza paure la quotidianità”, aggiunge Roberto Pergolato, Vicepresidente Associazione Mielolesi Ostia.

Oltre al personale già coinvolto e che di fatto ogni giorno segue con professionalità e cura i pazienti del Cpo, l’azienda metterà a disposizione anche i nostri social per veicolare a un numero più ampio di utenti le preziose informazioni contenute nei video e nel materiale che saranno sviluppati nel corso dell’iniziativa”, conclude Francesca Milito, Direttore Generale Asl Roma 3. 

 



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