Roma, dall’8 novembre apre la mostra ‘Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile’

A Roma, negli spazi storici dell’Istituto VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, si apre una nuova mostra dedicata a uno dei più grandi innovatori italiani: Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile. Dall’8 novembre fino al 25 aprile 2025, la Sala Zanardelli e la Sala Regia accoglieranno questo percorso espositivo, realizzato da Cinecittà e Archivio Luce con il supporto del Ministero della Cultura. La mostra offre uno sguardo completo sull’inventore bolognese che ha rivoluzionato le comunicazioni globali.

Roma, al via la mostra su Guglielmo Marconi

L’esposizione raccoglie centinaia di documenti, fotografie, reperti e filmati provenienti da archivi prestigiosi sia italiani che esteri, offrendo uno spaccato non solo della carriera scientifica e imprenditoriale di Marconi, ma anche del suo lato più umano e visionario. Questo tributo celebra il “signore del Wireless” e pioniere della radio, esplorando aspetti della sua personalità spesso sconosciuti e svelando la curiosità e la determinazione che hanno alimentato le sue scoperte.

Organizzata in otto sezioni, la mostra conduce il visitatore attraverso una narrazione visiva e multimediale che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Marconi. Si va dai suoi primi esperimenti giovanili alla straordinaria impresa di collegare via radio l’Europa e l’America, fino al profilo di statista internazionale. Ogni sezione approfondisce le sfaccettature del suo percorso: la passione per il mare, il ruolo di innovatore e il suo spirito imprenditoriale che lo ha reso un vero e proprio “startupper” ante litteram.

Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, ha raccontato nelle parole riportate dall’Adnkronos: “Ho il cuore pieno di gioia. Per me è davvero una grande emozione sapere che grazie a questa mostra il ricordo della vita e dell’attività di mio padre vivrà nella memoria di migliaia di donne e di uomini di tutto il mondo. Immensamente grata a coloro i quali hanno reso tutto ciò possibile”.

Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, ha aggiunto: “Immortalato ancora bambino al fianco della madre Annie Jameson o mentre si gode un momento di relax insieme alla figlia Elettra; il nome impresso su titoli di giornali dell’epoca che ne riconoscevano autorevolezza e meriti, il volto negli scatti in bianco e nero insieme ai più grandi del suo tempo. Questa mostra è un viaggio mai fatto prima sui passi di Guglielmo Marconi, alla scoperta della sua vita e della sua straordinaria eredità. Un ringraziamento speciale a chi ha collaborato alla realizzazione dell’ambizioso progetto, che restituisce l’immagine a tutto tondo del grande genio italiano”.



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