Erano destinate ad alberghi con Spa, cinque stelle e b&b luxury le ciabattine in spugna sequestrate dalla Guardia di Finanza al Portio di Civitavecchia. Ben 30.000 calzature in difetto dell’etichetta prevista dalla normativa nazionale e comunitaria, suddivisa in decine di scatoloni. La Direzione territoriale Lazio e Abruzzo dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli e i finanzieri del Comando Provinciale di Roma presso il porto di Civitavecchia, hanno scoperto un intero container di queste ciabatte di spugna importate in Italia dalla Cina. Da un controllo a campione della Finanza è emerso che quegli scatoloni provenienti dalla Cina erano privi dell’etichetta riportante l’indicazione dei materiali utilizzati per la loro realizzazione. La società importatrice italiana è stata segnalata alla Camera di Commercio di Roma, mentre la merce è stata sottoposta a sequestro cautelare. L’operazione, spiegano dalla Finanza, si inserisce nel più ampio dispositivo predisposto presso gli scali portuali e aeroportuali della Capitale a salvaguardia dell’economia legale, della sicurezza e della salute dei consumatori.