Home PROGRAMMI A VISO SCOPERTO AstraZeneca e vaccini ad adenovirus (Con Roberto Masselli, 26/04/2024)

AstraZeneca e vaccini ad adenovirus (Con Roberto Masselli, 26/04/2024)

 

 

AstraZeneca e I vaccini ad adenovirus sono sicuri?

Ne parliamo con il nostro biologo molecolare di fiducia, il dott. Roberto Masselli, che nei suoi diversi interventi ci aiuta a comprendere i meccanismi dei virus e le reazioni che i vaccini provocano nell’organismo.

AstraZeneca e trombosi: Davide contro Golia?

Da un post di Rossella Puccio (figlia di Giovanni Puccio – ideatore della terapia C.R.A.Pu)

Davide contro Golia? AstraZeneca portata in Tribunale dovrà rivelare i dati sugli effetti avversi da vaccino. La battaglia di una 33enne a cui è stato asportato parte dell’intestino a causa di una forma grave di trombosi dopo inoculazione. [2].

Mentre Burioni esulta definendo “somaroni” chi parla di effetti avversi per l’aumento di morti improvvise per arresto cardiaco, soprattutto nei giovani, citando uno studio americano dell’Oregon [3]; fa notizia (ma non troppo) la decisione di un tribunale tedesco che ha accolto la causa contro il colosso di BigPharma di una giovane che, dopo la vaccinazione, e stata colpita da trombi sanguigni rari all’intestino.

L’ordine e arrivato mercoledì 10 aprile dalla Corte regionale superiore di Bamberg, in Germania, al termine di una causa intentata dalla donna dell’Alta Franconia, che dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria, nel marzo 2021, ha sviluppato una forma rara e grave di trombosi all’intestino (con coagulo di sangue) finita con un’operazione chirurgica di urgenza e l’asportazione di parte dell’intestino [4].

La richiesta di un risarcimento di 250 mila euro per il dolore arrecato, 17 mila euro per il mancato guadagno del periodo in cui non ha potuto lavorare e 600 mila euro per l’invalidità causata e tutti i problemi legati alla malattia.

 💉 Trombi sanguigni rari? non è la prima volta per Astrazeneca allarme proprio nel marzo 2021.Il cambio di nome da vaccino AstraZeneca in Vaxzevria [4] sembro quasi una scelta strategica che oltre alla denominazione modificava anche quanto riportato nel foglietto illustrativo [6]. Il tentativo, per alcuni, di creare distanza dai dati diffusi dal Robert Koch-Institut, l’ente regolatore medico, attestanti che fino al 29 marzo 2021, in Germania, erano stati registrati 31 casi – su circa 2,7 milioni di vaccinati con AstraZeneca – di trombi sanguigni rari in persone sottoposte di recente alle inoculazioni. Nove di queste persone sono morte, sette delle quali erano donne, di età compresa fra i 20 e i 63 anni [4].

Un nesso causale tra le vaccinazioni contro Vaxzevria e la comparsa di trombosi in combinazione con trombocitopenia e considerato plausibile“, si legge nella lettera scritta nel 2021 dalle autorità tedesche e AstraZeneca. “Sebbene tali effetti collaterali siano molto rari, il loro numero supera la frequenza prevista nella popolazione generale.”[5]

La decisione di ribattezzare il vaccino, ha spiegato la stessa azienda farmaceutica anglo-svedese, e stata dovuta al fatto che il siero contro il Covid aveva una denominazione generica: Covid-19 AstraZeneca vaccine, una semplice sigla, mentre adesso e stato registrato con un vero e proprio nome, come richiede la prassi dei farmaci.

I dati diffusi dal Robert Koch-Institut spinsero il ministro della Sanita tedesca, Jens Spahn, insieme ai rappresentanti dei Laender, a bloccare le somministrazioni del farmaco sui soggetti al di sotto dei 60. anni Solo 60enni, non appartenenti a categorie ad alto rischio per Covid-19 e con parere positivo del proprio medico. Diremmo noi, come scaricare la responsabilità su terzi.

Nel 2024, a distanza di tre anni, ci chiediamo quali possano essere i dati e come sia possibile che a oggi non siano trasparenti, consultabili, soprattutto a disposizione di Governi e Agenzie per la salute. Necessari a diffondere una corretta informazione e dipanare i tanti dubbi su morti definite ‘sospette’. Certo non alla maniera di Burioni che spesso perde di vista il galateo professionale di cui i medici dovrebbero sempre far uso.

Aspettiamo di conoscere gli effetti relativi alle trombosi causate dal vaccino Vaxzevria dall’approvazione del siero nel dicembre 2020 fino a febbraio 2024. E più in generale se vi siano altri effetti avversi da vaccino anti Covid-19, e non solo per AstraZeneca.

Speriamo che questo caso faccia scuola in materia di diritti e tutele per la salute pubblica, ma soprattutto che possa dare il via a una riflessione più ampia sulla necessita di vigilare sulle case farmaceutiche obbligando a rendere trasparenti e pubblici i dati su farmaci e trial sperimentali.

Chi vincerà Davide o uno dei tanti Golia? Fatto sta che di vittoriosi in questa vicenda non ce ne saranno mai, perché se dovessero venire accertate le responsabilità si dovrà fare poi la conta dei danni e dei danneggiati.

Vaccino e morti improvvise nessun legame?

Un report preso come uno studio e sventolato come verità assoluta non solo dai soliti noti Bassetti e Burioni (ma come loro non si basavano sulla scienza?), ma addirittura dall’agenzia di stampa AdnKronos.

Peccato solo che, come detto, si tratta di un report e non di uno studio, Burioni e Bassetti dovrebbero conoscere bene la differenza, ma in questa lotta, in questa gara a “Io ho sempre ragione”, la scienza si piega all’uso e al consumo della verità da spacciare al momento.

Adenovirus (Utilizzato da AstraZeneca) – GrahamColm at English Wikipedia, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

Insomma il report non ha valore scientifico, il campione utilizzato è troppo piccolo, i criteri utilizzati scientificamente non attendibili, ma soprattutto come scrivono gli stessi autori il report non dimostra e non può dimostrare l’assenza di legami tra la vaccinazione e le morti improvvise.

Poi il dott. Masselli si dedica ad AstraZeneca e ai vaccini ad adenovirus e al loro legame con l’insorgere di trombosi. La risposta immunitaria a vaccini mRNA e adenovirus, la comparazione degli anticorpi, memoria indotta e trombosi, trombosi e trombocitopenia, vaccini a vettore virale e DNA, i pericoli dell’adenovirus.