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Sanità e nuove regole per i test a Medicina: Stefano Magnone di “Anaao Assomed” a Non solo Roma

Medicina, si cambia con i nuovi test: cosa ne pensa “Anaao Assomed”

Ospite in collegamento dott. Stefano Magnone, segretario regionale “Anaao Assomed

Alla facoltà di Medicina si cambia: la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che definisce le modalità delle prove di ammissione ai corsi laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, che si terranno il 28 maggio e il 30 luglio: tra le novità, due banche dati pubbliche da 3500 domande, per un totale di 7mila quesiti.

Novità che sono state accolte con soddisfazione da molti politici della maggioranza che hanno parlato erroneamente di abolizione del numero chiuso. Le nuove regole non sono definitive, anzi molte devono essere ancora discusse, ma una cosa è certa: il numero chiuso non verrà abolito.

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Vero è che se ne parla tanto, da parecchio: tema al centro del dibattito pubblico e politico se non altro per risolvere la cronica emorragia di medici in Italia. Ma siamo sicuri che questa nuova strategia possa effettivamente portare dei frutti? Nel prossimo test di ingresso, si calcola che circa 20mila persone potranno effettivamente accedere alla facoltà, contro i 50mila che realisticamente si candideranno.

L’ingresso a numero chiuso nelle università e il numero di borse di studio messe a disposizione ogni anno determinano quindi la quantità di medici che in futuro potranno lavorare negli ospedali o sul territorio come medici di famiglia (altra professione in grave sofferenza, al momento).

Anaao Assomed parla degli attuali problemi come “il risultato di un lavoro di programmazione approssimativo da parte di molti dei governi che si sono succeduti negli ultimi due decenni, e le modifiche che vengono decise ora avranno effetti tra almeno dieci anni”.