
Movida senza freni a Roma con gruppi di giovanissimi che a San Lorenzo hanno scritto sui muri e acceso fumogeni, il tutto tra gli schiamazzi fino a tarda notte. A terra rimane un tappeto di bottiglie e lattine lasciato da centinaia di giovani che fanno festa lasciando come riferiscono i residenti un “quartiere devastato”.
Movida senza freni a Roma
L’episodio accaduto pochi giorni fa nel quartiere universitario è sono l’ultimo di una serie. Lo scorso settembre a Trastevere i residenti di due palazzi che avevano “reagito” agli schiamazzi notturni erano stati presi d’assalto da un gruppo di ragazzi che ha tentato di sfondare le porte a colpi di paletti sradicati dalla strada.
Sul tema della malamovida è intervenuto oggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la commemorazione al parco di largo Passamonti a San Lorenzo per il quinto anniversario della morte di Desirée Mariottini.

Gualtieri: “Chiesto più controlli e aumento del presidio territoriale”
“Quello della movida è un problema non semplice, che noi stiamo cercando di affrontare con una strategia complessiva. Chiediamo alle Forze dell’ordine un maggiore controllo, una maggiore presenza e un maggiore presidio” ha detto Gualtieri.
“Come sapete – ha aggiunto il sindaco – c’è un tavolo con il ministro dell’interno Piantedosi in cui abbiamo chiesto un aumento del presidio territoriale e ci è stato presentato un piano di rafforzamento per garantire la sicurezza. Abbiamo in corso una procedura concorsuale per l’assunzione di almeno 800 agenti di Polizia locale, che in questi anni si è molto ridimensionato, per concorrere come Roma Capitale sulla parte dei controlli sul rispetto delle regole di Roma Capitale. Abbiamo infatti emesso numerose ordinanze per contenere fenomeni di malamovida. L’obiettivo, però, è quello più profondo di rigenerazione, che ci consentano di riqualificare anche il tessuto commerciale, dove necessario’’.
‘’Vorrei sottolineare anche l’importanza dell’apporto dei cittadini: questo parco, ad esempio, è un luogo di cui si prende cura un’associazione di ragazzi trasformandolo. Che i giovani siano protagonisti di gestione del territorio diversa da quella estrema della movida’’.