
Notte delle edicole, oggi in tutta Italia alcune edicole resteranno aperte dalle 19 per ricordare l’importanza che hanno non solo come distributori di giornali e riviste ma anche come presidi sociali. L’iniziativa voluta dal Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia (Sinagi) vuole richiamare l’attenzione sulle difficoltà che il settore sta affrontando, chiedendo misure di sostegno adeguate.
Oggi quindi saracinesche alzate e luci accese dalle 19 alle 21, mentre il prossimo 21 novembre le edicole resteranno chiuse. Almeno quelle di chi aderirà alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma.
I numeri sono drammatici: negli ultimi cinque anni in Italia, riporta Avvenire, hanno chiuso 3.339 edicole passando da 15.243 del 2018 a 11.904 del 2022. Solo nello scorso anno sono state 992 le attività che hanno chiuso: 53 a Roma.

Notte delle edicole, Corbucci: “Sostegno di questa amministrazione agli edicolanti”
E proprio nella Capitale il presidente della commissione Roma Capitale, statuto e Innovazione tecnologica parteciperà Riccardo Corbucci, questa sera all’iniziativa organizzata a Roma dal sindacato nazionale giornalai d’Italia “per ribadire il ruolo fondamentale svolto sul territorio e per continuare a dimostrare il sostegno di questa amministrazione agli edicolanti”.
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“Durante il lockdown le istituzioni hanno riconosciuto l’importanza delle edicole definendole ‘servizio essenziale’, per il ruolo fondamentale svolto nell’ambito sociale, culturale e democratico del nostro paese – spiega -. Le edicole non sono, infatti, una semplice rete commerciale ma un vero e proprio presidio culturale e sociale per la diffusione dell’informazione e una componente importante del tessuto urbano che va protetta e valorizzata”.
Nelle edicole di Roma certificati anagrafici e di stato civile
“Gia a luglio – aggiunge – questa amministrazione, con numerose sedute di commissione e con l’approvazione di una memoria della Giunta capitolina che ha consentito ai cittadini romani di continuare ad avvalersi delle edicole per ottenere i certificati anagrafici e di stato civile, aveva sbloccato la Capitale dall’impasse in cui era caduta con la decisone anacronistica del governo di sospendere questo servizio in tutti i comuni italiani”.
“Nelle prossime settimane – prosegue Corbucci – insieme ai sindacati, discuteremo nella commissione da me presieduta la nuova proposta di regolamento dei punti vendita di quotidiani e periodici che e arrivata dalla giunta, che credo debba essere migliorata per salvaguardare, migliorare e traghettare verso il futuro un servizio essenziale che viene offerto alla cittadinanza”, conclude.