Ieri, durante la discussione di conversione del decreto legge “Asset” al Senato, è stato approvato un pacchetto di emendamenti che promettono miglioramenti significativi per la mobilità nella Capitale. Uno dei punti chiave di questo pacchetto è il concorso straordinario per il rilascio di licenze aggiuntive per i taxi a Roma, una decisione che arriva a seguito delle crescenti lamentele riguardo alla difficoltà di trovare un taxi nella città eterna.
Taxi, cos’è il decreto legge Asset
Il decreto legge “Asset,” approvato lo scorso agosto, ha l’obiettivo di introdurre norme per le attività economiche e finanziarie, nonché per gli investimenti strategici. Tra gli emendamenti approvati in Senato, quelli riguardanti il settore dei trasporti sono stati al centro dell’attenzione. In particolare, il concorso straordinario per l’assegnazione di nuove licenze taxi è stato accolto con grande interesse.
Taxi a Roma, un problema crescente
Il problema della mobilità a Roma è diventato sempre più evidente negli ultimi anni. Come riporta Il Messaggero, i principali scali ferroviari e le strade della città spesso sono privi di taxi disponibili, creando disagi per i cittadini e i turisti. Un dato significativo è il rapporto tra il numero di auto bianche) e la popolazione residente: a Roma, ci sono solamente 2,7 taxi ogni mille abitanti, mentre a Milano, la cifra si alza a 3,4 taxi per mille abitanti.
La reazione del Campidoglio
Il Campidoglio, consapevole di questa problematica, si è dimostrato pronto ad agire in seguito all’approvazione dell’emendamento in Senato. La procedura concorsuale per l’assegnazione delle nuove licenze sarà avviata non appena possibile. Questo concorso dovrà rispettare il limite del 20% delle licenze esistenti, e a Roma, con le attuali 7.800 licenze in vigore (sia per i taxi legati alle cooperative che per quelli indipendenti), ci sarà la possibilità di assegnare più di 1.500 nuove licenze permanenti.