Secondo il Contagion Research Institute, l’uso delle N-words ossia di parole razziste, è aumentato del 500% su Twitter nelle 12 ore successive alla presa di controllo da parte di Elon Musk.
Dato il trend si sono allontanati dal social opinion-leader e artisti come Shonda Rhimes, Téa Leoni, Sara Bareilles e Toni Braxton.
Non solo i VIP ma anche i “comuni mortali” stanno evitano la piattaforma. Sensor Tower ha calcolato una diminuzione del 4% nei download e una popolarità in calo dal 32° al 36° posto.
Le alternative a Twitter/X
Ad esempio (per adesso non in Italia) Threads di Meta, che al suo lancio aveva raggiunto un picco di 49 milioni di utenti attivi al giorno, per poi scendere a circa 13 milioni.
Segnaliamo inoltre Mastodon e Bluesky (sponsorizzato dall’ex co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey) che hanno registrato un aumento del 15% e del 180% di download durante il cambio di nome da Twitter a X.
Non si fermano qui le piccole e grandi sfortune di X, perchè l’insegna installata a San Francisco con il nuovo logo era troppo luminosa ed è stata rimossa.
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