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Peste suina, il virus non colpisce l’uomo ma mette a rischio l’agroalimentare – IL SERVIZIO

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 7 settembre 2023 “Peste suina, il virus non colpisce l’uomo ma mette a rischio l’agroalimentare.”

“La sua avanzata pare lenta ma inesorabile, anche se ad oggi è difficile comprendere quanto sia davvero diffusa e comunque è doveroso fare subito un’importante precisazione: il virus della cosiddetta peste suina africana, segnalato per la prima volta due anni fa tra i cinghiali di Piemonte e Liguria ma oggi presente in altre zone di Italia anche negli allevamenti di suini, non è assolutamente pericoloso per l’uomo e non crea problemi di salute.

È letale invece per le specie suine che ne vengono colpite: ha un periodo di incubazione di venti giorni, non esiste un vaccino e la morte è certa. Una minaccia per la fauna selvatica ma soprattutto per gli esemplari che vivono negli allevamenti e alimentano un’importante filiera produttiva nel comparto agroalimentare italiano. Il mondo agricolo è da tempo in fibrillazione, di fronte alle previsioni degli esperti che appaiono come sempre divisi tra chi invita a non drammatizzare e chi invece paventa gravi ripercussioni sui fatturati del settore carne e prodotti trasformati (come salami, prosciutto crudo, pancette e coppa: autentiche e prelibate eccellenze che vengono esportate all’estero come patrimonio del Made in Italy.

I prossimi mesi saranno decisivi: sulla carta esistono misure di biosicurezza obbligatorie che vengono adottate dagli allevatori di suini domestici ma il contenimento diventa più difficile quando si tratta di cinghiali selvatici che sfuggono al controllo umano. Per questo le associazioni di categoria chiedono al governo e alle istituzioni una strategia più chiara ed efficace per fermare i contagi e una politica di ristori per contenere i danni della peste suina ed evitare che metta in ginocchio una filiera che da sola vale diversi miliardi.”

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.