Prima volta per Ciro Immobile in nazionale, da capitano s’intende. Perché il diritto di conquistarsi la prestigiosa fascia, anzi, se l’è guadagnato a suon di presenze. L’attaccante della Lazio ha parlato oggi per la prima volta da capitano della nazionale azzurra alla vigilia della gara con la Macedonia del nord, che vedrà un altro esordio, questa volta assoluto: quello di Luciano Spalletti in panchina.
Immobile ha raccontato il suo percorso in nazionale: “Vent’anni fa da giocatore adolescente speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico. Ora si è realizzato cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina, hanno visto in me quello che posso dare quindi sono molto felice”.
Queste parole rivelano il profondo attaccamento di Immobile alla maglia azzurra e il suo desiderio di onorarla al meglio delle sue capacità. La nomina a capitano rappresenta per lui un traguardo straordinario, un riconoscimento del suo impegno e della sua leadership all’interno della squadra.
Ancora la Macedonia del Nord
Il discorso di Immobile ha anche affrontato un argomento delicato: la sconfitta subita contro la Macedonia del Nord che ha impedito all’Italia di qualificarsi per i Mondiali in Qatar. Immobile ha confessato: “Quella è stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera. Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie ed emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo.”
Queste parole mostrano la passione e l’attaccamento di Immobile alla Nazionale e la profonda delusione che ha provato a seguito di quella sconfitta. Rappresentano anche la sua determinazione nel cercare il riscatto e dimostrare il suo valore.
Immobile ha anche condiviso le sue impressioni sul nuovo commissario tecnico, Luciano Spalletti, dicendo: “Il suo modo di approcciare con la squadra e col singolo giocatore, il suo modo di comunicare tutte le sue sensazioni e di allenare la Nazionale, noi l’abbiamo seguito dall’inizio alla fine, quindi sono convinto che faremo un percorso bellissimo e domani sarà solo l’inizio.”
Infine, sul no all’Arabia Saudita per continuare a vestire la maglia della Lazio in Serie A: “Sì, volevo continuare a vivere determinate emozioni con questa maglia, poter dimostrare di essere ancora in grado di dare tanto e con l’Europeo davanti tocca farlo subito”.
