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Centinaia alla fiaccolata per Rossella, domani al San Filippo Neri i funerali dell’infermiera uccisa a Roma

Scarpe e rose rosse sulle scale dell’ospedale San Filippo Neri da dove ieri sera è partita la fiaccolata in ricordo di Rossella Nappini l’infermiera di 52 anni uccisa a coltellate nell’androne di casa lunedì scorso in zona Trionfale. Intorno centinaia di persone commosse che stringendo una fiaccola tra le mani sono partite verso via Giuseppe Allievo per arrivare davanti al palazzo dove la donna viveva con la madre.

Rose e scarpe rosse al San Filippo Neri: in centinaia alla fiaccolata per Rossella

Sulle scale dell’ospedale scarpe di tutti i tipi anche le classiche calzature in gomma utilizzate dai sanitari, rigorosamente rosse per ricordare l’ennesimo femminicidio, il 78esimo in Italia dall’inizio dell’anno. Il corteo di colleghi, amici e conoscenti è partito all’imbrunire, tra le fiaccole uno striscione con la scritta “Non sei sola”.

I funerali di Rossella Nappini si celebreranno domani sabato 9 settembre nella cappella dell’ospedale San Filippo Neri. La camera ardente, “per chi volesse dare l’ultimo saluto a Rossella” scrive la sorella sui social, sarà aperta domani mattina dalle 8 alle 10.45 al policlinico Gemelli.

Femminicidi, Rocca: “un bollettino di guerra. Fare di più per proteggere le donne dalla violenza”

Con la morte di Marisa Leo uccisa mercoledì scorso nel trapanese sale a 79 il numero di vittime di femminicidio. “Ormai sembra di assistere a un bollettino di guerra. Noi uomini dobbiamo essere i primi a metterci la faccia e fare di più per proteggere le donne dalla violenza, garantendo che ogni forma di abuso e sopraffazione venga condannata senza esitazione” ha sottolineato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, tra le istituzioni presenti ieri sera alla fiaccolata insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. 

rocca

“Questo richiede  – ha aggiunto il presidente Rocca – una cooperazione tra le Istituzioni, le forze dell’ordine, il sistema giudiziario e la società civile. Dobbiamo fornire alle donne, ancor di più di quanto stato fatto finora, gli strumenti necessari per allontanarsi da situazioni di pericolo. Ma, soprattutto, dobbiamo educare le nuove generazioni a rispettare e valorizzare tutte le persone, indipendentemente dal loro genere. Spero con tutto il cuore che la morte di Rossella Nappini non sia vana e sono certo sarà ricordata come un faro di speranza e impegno per la sua comunità”.

Per Gualtieri “serve anche un impegno culturale che riguardi soprattutto noi uomini. C’è ancora una cultura della sopraffazione che parte da cose piccole e si tramuta troppo spesso poi in atti di violenza. Bisogna aiutare e sostenere le donne a denunciare e reagire il prima possibile”.

Resta in carcere il presunto assassino

Intanto il presunto omicida resta in carcere. Il Giudice per le indagini preliminari di Roma ha convalidato il fermo di Adil Harrati, il 45enne di origini marocchine. Dopo l’interrogatorio di garanzia il giudice ha deciso per la convalida e la custodia cautelare in carcere.