Ha lottato fino alla fine per quasi sei mesi dopo quel terribile 10 marzo, quando andando a scuola è stata investita da un’auto a Bassano Romano. Gaia Punzi studentessa 16enne è morta mercoledì scorso e la notizia ha sconvolto l’intera comunità che si era stretta intorno alla ragazza di Bracciano durante i mesi di fisioterapie, di degenza nel reparto rianimazione. Sembrava in ripresa e invece qualcosa negli ultimi tempi è cambiato, qualche problema respiratorio. Secondo alcuni conoscenti, riporta il Messaggero, era tornata in ospedale nei giorni scorsi per degli accertamenti. Al momento non sono chiari i motivi del decesso.
L’incidente
L’incidente stradale è avvenuto intorno alle 8 di mattina, mentre Gaia scesa dal pullman stava raggiungendo il liceo meucci di Bassano Romano, in provincia di Viterbo. Dopo l’investimento, la ragazza è stata trasportata in eliambulanza a Roma al policlinico Gemelli. Poi gli interventi e la riabilitazione, un percorso duro che ha affrontato sempre con grande forza e coraggio.
Gaia ha amato la vita e ha lottato racconta la dirigente dell’istituto superiore Meucci, Laura Pace Bonelli che ricorda la studentessa in una lettera pubblicata sul sito della scuola a nome anche di tutto il personale.
Gaia ha amato la vita e ha lottato
“Oggi 30 agosto dopo cinque mesi di fisioterapie, di degenza nel reparto rianimazione, di esempio nell’amare la vita e lottare per questa, di esempio nell’amare i suoi familiari, nell’amare i suoi compagni, nell’amare i suoi docenti e la sua scuola, la cara, dolce, forte Gaia ha dato il saluto al mondo terreno” scrive la dirigente.
“È molto difficile esprimere in poche righe ciò che ognuno di noi sta accusando di fronte al destino che ha caratterizzato la breve vita della vivace Gaia… si Gaia era proprio come il suo nome, sempre pronta a sorridere, a relazionarsi con i suoi amici, a pronunciare la sua battuta; felice e serena ogni giorno si predisponeva ad affrontare il viaggio che la doveva portare alla sua amata scuola e qui, allegra con le sue compagne, esprimeva tutta l’effervescenza del suo carattere. Ecco ognuno di noi deve continuare a ricordarla in questo modo, anche se ora il dolore prende il sopravvento.
Grazie per ogni gesto e sorriso che ci hai regalato
“Io avrò sempre con me il messaggio che, pochi giorni prima di lasciare l’ospedale, Gaia mi aveva inviato confidandomi la felicità di sentirsi bene nonostante le difficoltà nel parlare; il suo viso radioso, tornato a brillare dopo i lunghi giorni di fisioterapia era un inno alla vita, una vita che troppo presto ha visto arrivare l’ultima fermata.
Cara Gaia sentirai la voce che si eleva da parte mia, da parte di tutti i tuoi professori, compagni, amici… una voce che non smetterà mai di gridare Grazie per ogni gesto, per ogni giorno, per ogni sorriso che ci hai regalato”.