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Roma, mamma con bimbo disabile denuncia: “Taxi rifiuta il bancomat costretta a prelevare di notte”

immagine di repertorio

Prima l’auto allagata, poi ore in attesa di un taxi per tornare a casa e la chicca finale: pagamento solo in contanti. E’ una parte dell’orribile disavventura che una donna ha raccontato in una lettera a Selvaggia Lucarelli.

La giornalista ha rilanciato su Twitter la denuncia notata anche dall’assessore capitolino ai trasporti Eugenio Patanè. “E’ assurdo! Possiamo avere il numero di licenza per adottare le sanzioni del caso?” chiede nei commenti l’assessore. 

La lettera-denuncia della mamma a Roma con il figlio disabile per una visita medica

Nella lettera riportata da Lucarelli la donna racconta di essersi trovata in pieno nubifragio a Roma dove era arrivata con il figlio disabile per una visita al Bambino Gesù. Sulla via del ritorno la loro macchina, scrive la mamma, si sarebbe allagata rischiando di essere trascinata dall’acqua. La famiglia sarebbe stata quindi soccorsa dal personale del Parco di Veio. A quel punto cercano di capire come tornare a casa nelle Marche.

L’assicurazione, ha raccontato ancora la donna, avrebbe detto alla famiglia di aver trovato un taxi per rientrare a casa, in provincia di Ancona, ma che avrebbe coperto solo 550 dei 750 euro necessari al trasporto. “Dopo oltre 4 ore di attesa nel nulla – scrive la donna – con mio figlio con disabilità allo stremo delle forze e l’altro provato da spavento e stanchezza, arriva un tassista”.

“Niente Pos il tassista mi chiede 200 euro in contanti”

Il viaggio però non si conclude a casa. All’arrivo dopo mezzanotte “il tassista mi chiede 200 euro in contanti” continua il racconto. Soldi che però la donna non ha e chiede di pagare con il pos. Il tassista però avrebbe replicato offrendosi di accompagnarla al bancomat per fare un prelievo. Cosa che la donna esausta decide di fare per mettere fine alla giornata da incubo. “Vado a prelevare a piedi perché non voglio rimontare su quel taxi. Lui mi viene dietro, mi rilascia una ridicola ricevuta che non ha nulla di fiscale, prende i soldi e se ne va” conclude la donna.