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Andrea Felici di Roma Daily News a Non solo Roma – 07/06/23

LA REGIONE LAZIO REVOCA IL PATROCINIO AL ROMA PRIDE

Ospite in collegamento Andrea Felici, redazione “Roma Daily News

Il presidente della Regione Lazio ha revocato il patrocinio al Roma Pride, in programma il 10 giugno fra piazza della Repubblica e l’ippodromo delle Capannelle. Il manifesto del Pride intitolato “Queeresistenza” ha fatto venir meno l’appoggio istituzionale, come spiega Francesco Rocca.

La revoca, dice il presidente Rocca, “si è resa necessaria a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse”.

“La firma istituzionale – continua Rocca – non potrà mai essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto”.

«Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al gay Pride dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia. Supportare i Pride significa infatti dare man forte a chi vuole legalizzare l’utero in affitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i “figli” delle coppie gay, ma anche legittimare l’identità di genere, il self-id, i progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e “la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione”. Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia gender e LGBT». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

CONTROLLI ANTI-DROGA DALL’ESQUILINO A PONTE MILIVIO, 7 ARRESTI

Controlli anti-droga in tutte le zone della Capitale. Particolare attenzione ai quartieri della movida e alle zone frequentate dai giovani. Sette gli ultimi arresti. Gli investigatori del Distretto Ponte Milvio, da sempre impegnati nel controllo dell’omonimo piazzale e delle vie limitrofe, al termine di una serie di accertamenti, hanno perquisito in località La Storta l’abitazione di un 39enne. L’intuizione si è rivelata esatta: sequestrati più di 6 etti di cocaina, un etto di hashish, un frammento di MDMA ed il materiale per il confezionamento delle singole dosi. L’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto; per il giovane, lo stesso GIP ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG con il divieto di uscire di casa durante le ore notturne.

Al Quarticciolo la cocaina veniva data dalla finestra; questo il modus operandi di un 34enne arrestato dagli investigatori del Distretto Primavalle. Gli agenti, che già conoscevano il ragazzo per essere stato recentemente sottoposto ad una misura cautelare, hanno proceduto al suo arresto in flagranza dopo aver, con un escamotage, superato il sistema di osservazione da lui posto in essere. In casa sono state sequestrate 103 dosi singole di cocaina. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti dell’uomo la misura degli arresti domiciliari.

Sono 3 le persone arrestate in poche ore dagli agenti del commissariato Colombo: i poliziotti, insieme ai colleghi dell’XI Distretto San Paolo, hanno arrestato un 20enne italiano che, fermato per un controllo, ha cercato di fuggire disfacendosi di 3 pezzi di hashish del peso di 139 grammi. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione intriso di sostanza stupefacente.

TORNANO IN ITALIA 750 REPERTI TRAFUGATI A LONDRA, VALORE PARI A 12 MILIONI DI EURO

Un trafficante di beni culturali che si spaccia per mercante d’arte e riesce a trafugare a Londra 750 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini sul suolo italiano. Sembra la trama di un film, invece il cittadino britannico Robin Symes lo ha fatto davvero ed è riuscito a tenere per la sua società reperti per un valore complessivo di 12 milioni di euro, fino all’11 maggio scorso.

Poche settimane fa, infatti, si sono concluse le complesse trattative seguite dal ministero della Cultura, in sinergia con i Carabinieri dell’Arte e con la collaborazione dell’Ambasciata italiana a Londra e il 19 maggio i reperti sono arrivati a Roma. Altri 71 reperti si trovano attualmente negli Stati Uniti e verranno recuperati nei prossimi giorni dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Una storia che fa pensare al cinema e ai romanzi ma che in realtà è rappresentativa di quella che il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, Comandante del Tpc, ha definito “archeomafie con compagini articolate che suddividono i vari compiti, dal ‘tombarolo’ al broker internazionale”, ha detto durante la conferenza stampa tenutasi stamattina nella Cappella dei Condannati del Museo di Castel Sant’Angelo. “Le indagini sull’arte – ha aggiunto – non finiscono mai, perché l’arte italiana è stata trafugata per anni e continua a esserlo”.

Un trafficante di beni culturali che si spaccia per mercante d’arte e riesce a trafugare a Londra 750 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini sul suolo italiano. Sembra la trama di un film, invece il cittadino britannico Robin Symes lo ha fatto davvero ed è riuscito a tenere per la sua società reperti per un valore complessivo di 12 milioni di euro, fino all’11 maggio scorso.

“Se non ci fosse stata la passione per la cultura e la passione civile del nucleo Tutela patrimonio dei Carabinieri – ha dichiarato il ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano, presente alla conferenza – difficilmente si riuscirebbero a ottenere questi risultati”. L’obiettivo, ha concluso il ministro, “è stroncare l’illegalità internazionale nei traffici delle opere d’arte e promuovere un circuito positivo e legale di circolazione delle opere attraverso le grandi mostre”.