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Gassmann, i rifiuti e il potere di smuovere qualcosa. Dopo il post, Ama sostituisce i cestini non adatti

«Dopo il mio post sul degrado del centro storico a Roma, qualcosa è successo! Cassonetti rifiuti nuovi arrivati. Followers romani potete anche voi postare se ne vedete dalle vostre parti? Comincio a montarmi la testa». Con l’hashtag  #Romasonoio, Alessandro Gassmann parla del problema dei rifiuti e del degrado nella Capitale. Il tema sta diventando insostenibile tant’è che altri volti noti come Elena Santarelli o Gaia Tortora si sono espresse a riguardo.

«Ci vuole ancora quanto per capire che questi cestelli per i rifiuti nel centro di Roma non sono adatti? – continua il tweet – Oggi ho camminato parecchio, la città è una discarica, come da ormai parecchi anni. Davvero uno schifo. Turisti disgustati, gabbiani sui tavoli e nei vicoli che mangiano resti». Ama ha immediatamente risposto all’artista e ha mandato dei suoi operatori a sostituire i cestini stracolmi con dei nuovi contenitori più adatti.

La reazione dei romani

Sui social sono anni che si vedono foto del degrado in cui versa Roma e c’è qualcuno che all’appello di Gassmann risponde «L’hanno fatto solo perché sei una persona nota. A noi comuni mortali ci bloccano su Twitter e ci ignorano in ogni altro caso». Ma questa non è una gara a chi ha più followers. «E fate bene a denunciare il degrado, ma capisci che con 838 followers purtroppo non ti ascolta nessuno? – replica Gassmann – Evidentemente i miei circa 380.000 servono a rendere il degrado più visibile e a dare una mossa. Non è una gara, ma un impegno comune».