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Roma di Giorno con Giuseppe Mallozzi – Puntata di Giovedì 01 Giugno 2023

LATINA, CORRUZIONE IN APPALTI PUBBLICI: AL VIA IL PROCESSO PER L’INCHIESTA “TIBERIO 2”

Ospite in collegamento Giuseppe Mallozzi, Direttore di “TempoReale.info

Un’organizzazione – secondo la Procura di Latina – specializzata nel gestire e pilotare l’esito di alcuni importanti appalti pubblici in diversi comuni della provincia pontina, a Sperlonga ma anche a Gaeta, Priverno e a Prossedi. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto è ufficialmente iniziata davanti il Gup del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese l’udienza preliminare nei confronti dei sedici indagati – tecnici e soprattutto imprenditori – coinvolti nella primavera 2018 nella delicata inchiesta “Tiberio 2”. Il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Valerio De Luca, ha chiesto il rinvio a giudizio degli indagati con diverse ipotesi accusatorie, tra cui la corruzione, la concussione, turbata libertà degli incanti e, nella migliore delle ipotesi, l’abuso d’ufficio in concorso.

L’inchiesta, svolta all’epoca dai Carabinieri, svelò una presunta commistione tra politica ed imprenditoria per l’attribuzione di alcune opere pubbliche. Tra queste ci fu la realizzazione, per un importo di 906mila euro, della scuola “Aspri” di Sperlonga. Si tratta di lavori che, eseguiti al netto del ribasso, sarebbero stati realizzati – secondo la Procura – in difformità rispetto al progetto approvato con una serie di gravi anomalie statiche e architettoniche, al punto che la Procura ipotizzò l’omessa realizzazione delle fondamenta. La prima udienza è stata caratterizzata dalla decisione del Gup di non ammettere la richiesta di parte civile avanzata dall’avvocato Giovanni Maria Giaquinto per conto del comune di Sperlonga definita “immotivata” poiché, dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, è necessario motivare la qualificazione del diritto a stare in giudizio contro ciascuno degli imputati e in questo caso mancava.

Lo stesso collegio difensivo aveva sollevato eccezioni sulla utilizzabilità delle intercettazioni che derivanti da un’altra inchiesta, quella di “Tiberio”. Queste riserve sono state respinte dal Gup Molfese che il 6 giugno – sciopero dei legali permettendo – deciderà se accogliere o meno con il rinvio a giudizio la richiesta del Pm De Luca. Secondo la ricostruzione della Procura alla testa dell’organizzazione ci sarebbe stato Isidoro Masi, uno degli più importanti imputati dell’operazione “Tiberio” che del gennaio 2017 portò al clamoroso arresto dell’allora e attuale sindaco di Sperlonga e del due volte presidente della Provincia di Latina Armando Cusani.

Da qui la scelta della Procura di indagare una dozzina di imprenditori per turbativa d’asta, accusati di partecipare a gare ad evidenza pubblica quando il loro esito sarebbe stato – come detto – già deciso a tavolino secondo un sistema collaudato in precedenza. Come quelle per l’affidamento del servizio di spazzamento delle strade e piazze comunali a Priverno (l’importo fu di 170mila euro) per il quale sono indagati Roberto Marsella, Angelo Frasca, Domenico D’Achille, Nicola Volpe e Andrea Fabrizio), di realizzazione della sala polivalente della scuola “Don Andrea Santoro” nel centro lepino (indagati Pietro De Santis, Angelo Mingarelli, Rocco Marconi, Nicola Volpe, Mauro Ferrazzano, Antonio Avellino e ancora Domenico D’Achille) e, infine, per il completamento e ristrutturazione del palazzo municipale di Prossedi. L’aggiudicazione dell’appalto avvenne il 20 febbraio 2016 e a formalizzarlo fu Gian Pietro De Biaggio, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Prossedi e responsabile unico del procedimento. La gara venne aggiudicata per un importo di 219 mila euro e ad imporsi fu la “Edil Safer srl” di Mauro Ferrazzano. Gli altri, se parteciparono, lo fecero solo per simulazione o sulla scorta di un’intesa già raggiunta. A preannunciare battaglia nell’udienza del 6 giugno sarà il nutrito collegio difensivo dei sedici imputati: si tratta degli avvocati Francesca Roccati, Francesco Pisani, Vincenzo Macari, Massimo Signore, Maria Concetta Beli, Bruno Beneduce, Stefano Travaglia, Giancarlo Di Biase, Antonella Faieta, Maurice Massa, Umberto Macci, Giancarlo Conca, Giovanni Lauretti, Antonio e Giulia Cardinale e, infine, Domenico Bianchi.

Un fatto è certo: la Procura di Latina sarà sola nell’eventuale dibattimento per l’inquinamento dell’appalto, soprattutto nessun cittadino di Sperlonga avrà diritto al risarcimento in caso di eventuali condanne.

TERRACINA, GUARDIA COSTIERA E AGENZIA DEL DEMANIO: SEQUESTRATA AREA DEMANIALE SUL LITORALE

Nel corso delle programmate attività di vigilanza congiunta svolte sul litorale laziale dall’Agenzia del Demanio e Guardia Costiera, è stata sottoposta a controllo un’area demaniale marittima posta sul tratto orientale del litorale terracinese, assentita in concessione per finalità turistico-ricreative con tipologia “esercizio di ristorazione”. All’esito del controllo, svolto anche alla presenza di personale tecnico dell’Amministrazione Comunale, il personale operante ha riscontrato sia l’occupazione di un’area demaniale non coperta dal titolo concessorio con manufatti amovibili, sia sostanziali mutamenti all’interno dell’area in concessione non autorizzati con la licenza suppletiva richiesta dall’art. 24 del Codice della Navigazione. L’area difforme, in particolare, a differenza di quanto indicato nelle planimetrie annesse alla concessione, era stata riconfigurata con mutamento della destinazione d’uso. Le criticità riscontrate hanno comportato il sequestro dell’area abusivamente occupata e di quella oggetto di innovazione per una superficie totale di circa 1400 metri quadrati e la dovuta informativa alla Procura di Latina per i reati previsti dal codice penale e dal codice della navigazione.

Tali attività vengono svolte nell’ambito dell’Accordo sottoscritto in data 07/02/2019 tra il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, l’Agenzia del demanio e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e vengono programmate valorizzando anche le segnalazioni fornite da Agea, e proseguiranno come di consueto nel corso della stagione.

AD APRILIA IL PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA L’EX SINDACO TERRA E IL NEO ELETTO LANFRANCO PRINCIPI

Sono stati due impegni ufficiali cui ha preso parte martedì il neo sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, il candidato del centro destra unico che domenica e lunedì ha battuto con il 52,89% dei voti in occasione del ballottaggio Luana Caporaso, il vice sindaco uscente espressione, sul piano elettorale, dell’ormai ex primo cittadino Tonino Terra. Ed in mattina nel palazzo municipale c’è stato il simbolico passaggio delle consegne tra Terra e Principi che, prima di accettare lo scorso dicembre dell’investitura romana da parte dei vertici del centro destra, era stato assessore al bilancio, alle finanze e alla società partecipate della Giunta civica in carica ininterrottamente dal 2013. L’incontro è stato naturalmente teso e Principi ha ricevuto simbolicamente dal suo predecessore le chiavi della città per quali dovrà mettersi all’opera nelle prossime ore.

Effettuata la proclamazione degli eletti, il neo sindaco di Aprilia sarà chiamato a varare il suo primo esecutivo che dovrà conto degli equilibri venutisi a creare all’interno della sua coalizione che al termine del primo turno due settimane aveva raccolto 13.400 voti, 416 in meno rispetto al candidato sindaco. Di fatto la maggioranza Principi farà affidamento su cinque consiglieri di Fratelli d’Italia (grazie al 14,53% dei voti contro il 38% delle regionali del 13 e 14 febbraio scorsi), tre della lista “Aprilia 2023” (7,79%), due della Lega (6,97%) e della civica “Forza Aprilia” (5,84%) e uno a testa dell’unione Civica (5,04%), di “Alternativa Moderata Apriliana” (4,48%)e di “Aprilia Valore comune” (3,22%).Un fatto è certo: in qualità di partito di maggioranza relativa Fdi chiederà l’incarico di vicesindaco o, in alternativa, quello di neo presidente del consiglio comunale.

Nel pomeriggio il neo sindaco di Aprilia è stato tra i più fotografati a Latina nella sua prima apparizione pubblica fuori dai confini della società. L’occasione è stata la partecipazione ad un interessantissimo corso di formazione che destinato alla pubblica amministrazione, alle imprese e ai professionisti, ha affrontato presso il Teatro Moderno un tema di stringente attualità: “La sfida del nuovo Codice dei Contratti Pubblici- Prime riflessioni sulle novità del D.lgs n.36/2023: la proposta di un “Modello Latina”. E a complimentarsi con il commercialista e sindaco di Aprilia sono stati, tra gli altri, il vice premier e Ministro degli Infrastrutture Matteo Salvini (che ha concluso i lavori), il Prefetto di Latina Maurizio Falco e i presidenti della Camera di commercio Latina-Frosinone Giovanni Acampora e quello provinciale di Latina dell’associazione nazionale dei costruttori Pierantonio Palluzzi.

Intanto si susseguono le prese di posizioni politiche sull’affermazione del candidato del centro destra al comune di Aprilia ed queste ore il più soddisfatto di tutti sembra essere il coordinatore provinciale di Latina di Fratelli d’Italia. “Il successo di Aprilia, che arriva dopo quelli di Latina e Terracina – ha spiegato il Senatore Nicola Calandrini all’indomani dell’ufficializzazione dei risultati del ballottaggio –  rappresenta il segnale evidente del radicamento dei valori propri del centrodestra nel tessuto sociopolitico e culturale della provincia di Latina. È anche la testimonianza dell’impegno e del lavoro che Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno svolto negli ultimi anni. Un radicamento come base militante e classe dirigente che li ha fatti tornare a essere punto di riferimento delle comunità pontine, che si ritrovano nei valori della trasparenza, della legalità e del senso di appartenenza a un territorio e a una cultura propri del centrodestra”.

“Abbiamo affrontato a testa alta ostacoli e incidenti di percorso – ha aggiunto il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – e possiamo dire con orgoglio che i fatti ci hanno dato ragione e che i cittadini hanno saputo distinguere tra narrazioni di parte e concretezza.  Ora ci attende un percorso impegnativo: ristabilire la centralità politica di questa nostra provincia all’interno della Regione Lazio, con Latina capoluogo non solo sulla carta ma nei fatti. Una città che deve tornare a essere il punto di riferimento di tutti i Comuni pontini. La compattezza mostrata dai partiti del centrodestra e dai loro leader sui territori, sarà la base di partenza sulla quale Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega ispireranno il nuovo percorso politico e amministrativo che i cittadini ci hanno affidato con il loro voto. Risponderemo – ha concluso Calandrini –  alle aspettative dei nostri elettori e anche a quelle di chi ha democraticamente espresso la propria fiducia ad altri partiti e ad altri schieramenti, nella convinzione che quando si lavora bene e si amministra con coscienza, lealtà e trasparenza, si rende un servizio all’intera comunità. Sapremo far valere le istanze del nostro territorio in Regione, in Parlamento e in Europa, con una visione moderna, rivolta al futuro”