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Agente di polizia penitenziaria muore dopo un malore: era a Roma per la parata del 2 giugno

immagine da profilo Facebook del Corpo di Polizia Penitenziaria

Era a Roma per sfilare con il suo reparto alla parata del 2 Giugno in via dei Fori Imperiali. E così in questi giorni si trovava ospite alla Scuola di formazione ‘Giovanni Falcone’ per i preparativi della sfilata. Immacolata Cavagnuolo, 45 anni, di Caserta assistente capo della polizia penitenziaria è morta ieri dopo aver avuto un malore mentre si trovava nella caserma di via di Brava.

L’agente è caduta a terra e ha sbattuto la testa. E’ stata soccorsa e portata all’ospedale San Camillo dove i medici hanno tentato di tutto per salvarla, ma per la 45enne non c’è stato nulla da fare.  Lascia il marito e il figlio di dieci anni.

Imma Cavagnuolo a Roma per la parata del 2 giugno: “Ci teneva a partecipare e ad esserci”

“Imma – come tutti la conoscevano – prestava servizio nel Nucleo Traduzioni della Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ma spesso, come nel caso della recente Festa del Corpo, veniva distaccata al Dap per dare il suo contributo nell’organizzazione e realizzazione di eventi di carattere nazionale” scrive il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo

“Ci teneva a partecipare e ad esserci, – prosegue Russo – come ben sanno tutti i colleghi sammaritani e quelli che l’avevano conosciuta qui a Roma. Ci teneva ed era noto a tutti il suo grande attaccamento all’uniforme del Corpo. E così in questi giorni si trovava alla Scuola di formazione ‘Giovanni Falcone’ perché era stata inserita fra il personale coinvolto nelle celebrazioni della Festa della Repubblica del 2 giugno”.

“Appena appreso la notizia, mi sono recato all’ospedale S. Camillo dove i medici hanno provato fino all’ultimo a sottrarla alla morte. Lascia il marito e un figlio. A loro, così come ai suoi colleghi, tutto il Dipartimento e il Corpo di Polizia Penitenziaria si stringono, uniti nel dolore della perdita, ma anche nel ricordo di Imma che tutti noi porteremo nel cuore, nel giorno della celebrazione a cui tanto aveva lavorato” ha concluso Russo.