Home NOTIZIE SPORT Siviglia-Roma, parlano Pellegrini e Mancini: “Vogliamo il trofeo”

Siviglia-Roma, parlano Pellegrini e Mancini: “Vogliamo il trofeo”

“Siamo consapevoli, sicuramente, perché quando arrivi a giocare una partita così, vuol dire che hai fatto prima un percorso che per forza di cose ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto e quanto abbiamo voluto essere qui oggi e domani. Quindi, utilizzerei la parola consapevoli”. Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, spiega così come lui e i suoi compagni sono arrivati alla finale di Europa League con il Siviglia in programma questa sera.

Un mix di emozioni ha accompagnato la squadra in queste settimane: “Certamente concentrati e determinati. Tesi è normale, perché è una finale e perché, come ho detto, arrivare qui ci ha portato a fare tanti sacrifici; quindi, è giusto avere quelle emozioni che, tante volte, ti portano a fare le cose anche meglio”.

Sulla finale come ulteriore trampolino di lancio: “Penso che in realtà ci sia sempre qualcosa di più grande, anche se alla fine la cosa più grande che ti può restare è il fatto di non accontentarti mai, qualsiasi cosa tu stia facendo. Come abbiamo dimostrato noi, l’anno scorso abbiamo dato il nostro 100% alla Conference League e poi vincerla è stata un’emozione incredibile. Quest’anno, abbiamo dato il nostro 100% all’Europa League e il nostro desiderio è quello di vincerla. Noi siamo abituati così, anche grazie al mister, una persona molto attenta sia dal lato calcistico che da quello umano a cercare di spingerti a dare il tuo 100%. Noi siamo abituati a scendere in campo e a lasciare tutto”.

Pellegrini ironizza poi sulle critiche arrivate alla squadra, rea, secondo alcuni,, di fare un gioco troppo difensivo: “Ci viene da ridere. Questa è la prima risposta. La seconda è che sapere affrontare una partita, a livello tattico, non vuol dire per forza attaccare come dei pazzi e mettere gli avversari nella condizione migliore possibile per poterci fare gol. Per me, affrontarla nella maniera tattica giusta significa cercare di limitare la squadra avversaria nel fare quello in cui è più brava. Abbiamo sempre analizzato i nostri avversari, abbiamo sempre cercato di capire quale potesse essere il modo migliore per arginare i loro punti di forza. E a dire la verità, penso che ci siamo riusciti, visto che noi siamo in finale e chi parla tanto oggi non è qui”.

Dopo Pellegrini è stato Mancini a prendere la parola: “L’abbiamo preparata come una finale. È chiaro che le finali vanno giocate, vanno interpretate al meglio a livello di testa, di cuore, di grinta, di tecnica, di tattica. È una partita diversa da tutte le altre che abbiamo fatto. Come ha detto Lorenzo, il percorso per arrivare fino a qua è stato molto difficile, molto lungo. Siamo consapevoli che ce la meritiamo alla grande e la partita di domani deve essere il mix di tantissime cose che ci devono far sì che per 90, 180 minuti, in campo ci sia la Roma. Sappiamo che davanti c’è una grandissima squadra. L’abbiamo preparata per due giorni e siamo consapevoli di quello che abbiamo visto e fatto per preparare la partita nel migliore dei modi”, ha concluso il difensore.