Drive Time – Punata di Lunedì 22 Maggio 2023

IL DRIVE TIME di RADIO ROMA
PUNTATA NUMERO 476 LUNEDì 22 MAGGIO 2023 In studio LELE / LORY in regia LUQAS
Oggi è la Giornata mondiale per la diversità biologica e La domanda che facciamo oggi agli ascoltatori è: quali sono Le regole Per un pianeta vivibile ?!
Non possono ovviamente mancare le nostre di rubriche ASTROLORY; LE BATTUTACCE DI SARALLO; LA DAMA BIANCA per i tuoi problemi di cuore…; LA SARALLATA DEL GIORNO: Harry e Meghan, il retroscena della fuga dai paparazzi; LA MDM LA MUSICA DEMMERDA. 1. Cristina Mazzone 2. ricetta cantata per i BADABOOM da Palermo ci dicono come si fanno le Crocchè 1. GIAVITTO parla di JEFF BEZOS

Giornata internazionale per la diversità biologica – 22 maggio 2022

Costruire un futuro condiviso per tutta la vita

Le attuali tendenze negative nell’ambito della biodiversità e degli ecosistemi rischiano di compromettere i progressi verso il raggiungimento dell’80% di 8 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Tre quarti dell’ambiente terrestre e circa il 66% di quello marino sono stati significativamente alterati dalle azioni umane. 1 milione di specie animali e vegetali sono oggi minacciate di estinzione.

Mentre la comunità globale è chiamata a riesaminare il rapporto con il mondo naturale, una cosa è certa: nonostante tutti i progressi tecnologici, dipendiamo completamente da ecosistemi sani e forti per l’acqua, il cibo, le medicine, i vestiti, il carburante, il riparo e l’energia, solo per citarne alcuni. Data l’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione del pubblico su questo tema, le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare ogni anno la Giornata internazionale per la diversità biologica il 22 maggio di ogni anno.  Il tema per il 2022, “Building a shared future for all life”, si inserisce nel contesto del United Nations Decade on Restoration in corso, sottolineando come la biodiversità sia la risposta a diverse sfide dello sviluppo sostenibile.

La storia della celebrazione

La storia della giornata risale agli anni ’90,ma si festeggia il 22 maggio dal 2000, anno in cui la data è stata modificata con la Risoluzione 55/201. Era il 1993 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decise di istituire la Giornata internazionale della biodiversità, scegliendo di celebrarla il 29 dicembre, ovvero il giorno di entrata in vigore della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), il trattato internazionale che era stato adottato in Kenya, a Nairobi, nel maggio 1992, e firmato dai Paesi ONU il mese successivo a Rio de Janeiro. La decisione di spostare le celebrazioni da dicembre a maggio deriva dal fatto che, per molti Paesi, risultava complesso pianificare celebrazioni adeguate dato il numero di festività che coincidono in quel periodo dell’anno.

Quando la biodiversità ha un problema, l’umanità ha un problema

Le risorse della diversità biologica sono i pilastri su cui costruiamo le civiltà: il pesce fornisce il 20% delle proteine animali a circa 3 miliardi di persone, oltre l’80% della dieta umana è fornita dalle piante, ben l’80% delle persone che vivono nelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo si affidano a farmaci tradizionali di origine vegetale per l’assistenza sanitaria di base.  La perdita di biodiversità minaccia tutti, anche la nostra salute.

La diversità biologica è spesso intesa in termini di varietà di piante, animali e microrganismi, ma comprende anche le differenze genetiche all’interno di ciascuna specie – ad esempio, tra varietà di colture e razze di bestiame – e la varietà di ecosistemi (laghi, foreste, deserti, paesaggi agricoli) che ospitano molteplici tipi di interazioni tra i loro membri (uomini, piante, animali).  La perdita di habitat, l’intensificazione dell’agricoltura e lo sfruttamento della fauna selvatica stanno riducendo le barriere tra il mondo umano e quello animale: è stato dimostrato che la perdita di biodiversità potrebbe aggravare le zoonosi – malattie trasmesse dagli animali all’uomo – mentre, d’altro canto, se mantenuta intatta, potrebbe offrire strumenti eccellenti per combattere le pandemie, come quelle causate dai coronavirus.

Sebbene sia sempre più riconosciuto che la diversità biologica è un bene globale di enorme valore per le generazioni future, il numero di specie si sta riducendo in modo significativo a causa di alcune attività umane.

A marzo 2022 la Convenzione Onu sulla Diversità Biologica ha radunato i rappresentanti di quasi tutti i governi mondiali per discutere un nuovo accordo vincolante che tuteli la biodiversità di tutto il mondo; tra i suoi obiettivi: ripristinare il 20% degli ecosistemi degradati e ridurre del 50% l’introduzione o l’insediamento di specie aliene invasive. I negoziati per l’adozione di questo quadro proseguiranno nell’estate del 2022.

Biodiversità e crimini ambientali: l’impegno di UNICRI

«I crimini ambientali sono una delle principali minacce alla biodiversità.  L’ambito delle attività criminali ambientali è ampio e va dal traffico, al contrabbando, al commercio illecito – ha spiegat la Direttrice di UNICRI, Antonia De Meo , in occasione del summit sulla Biodiversità del 2020 – questi crimini sono condotti da una serie di attori, spesso parte di reti criminali organizzate, che operano all’interno e oltre i confini degli Stati»

UNICRI considera i crimini ambientali, compresi i loro legami con altre forme di criminalità, un pericolo serio e crescente per lo sviluppo, la stabilità globale e la sicurezza internazionale. Dal 1991, l’Istituto ha contribuito a combattere i crimini contro l’ambiente e le relative minacce emergenti attraverso iniziative di ricerca applicata, sensibilizzazione e sviluppo di capacità, costruendo una solida rete internazionale di esperti e professionisti provenienti dalle principali organizzazioni internazionali, dalle forze dell’ordine, dalle ONG e dagli enti accademici attivi nel settore.

«Anche gli oggetti dei crimini ambientali sono diversi, come la fauna selvatica, i pesci e le piante esotiche; le sostanze che riducono lo strato di ozono; i rifiuti elettronici e i rifiuti pericolosi (compresi i materiali chimici, biologici, radiologici e nucleari); l’estrazione mineraria, il disboscamento e il legname; i pesticidi illeciti. Ii crimini contro l’ambiente hanno raggiunto proporzioni globali enormi. Spesso percepiti come crimini senza vittime, in realtà minacciano la biodiversità, causano malattie e morti, aumentano la corruzione e ostacolano lo stato di diritto e lo sviluppo –   ha concluso la Direttrice di UNICRI – ribadisco l’impegno dell’UNICRI nei confronti della biodiversità, della Convenzione sulla diversità biologica e del sostegno agli Stati membri per la protezione dell’ambiente, soprattutto dai crimini ambientali».

Come celebrare la giornata

UNDP, il Forum NBSAP, il Segretariato della CBD e Rare offrono il corso autogestito in più lezioni “Communicating the Value of Biodiversity”. Di fronte all’accelerazione della crisi della biodiversità e del cambiamento climatico, è fondamentale comunicare efficacemente l’importanza della natura per l’umanità e per la salute del pianeta, il corso offre l’opportunità di scoprire come farlo.

Per maggiori informazioni e per iscriversi, cliccare qui.

La Convention on Biological Diversity, propone una lunga lista di eventi, attività per celebrare la giornata, online e in tutto il mondo, per consultarle, cliccare qui.

Domenica 22 maggio, a partire dalle ore 10:00, in occasione della 30a Giornata Mondiale della Biodiversità, ISPRA ha organizzato una tavola rotonda dove dieci esperti illustreranno la situazione della biodiversità nel tempo e nei diversi ecosistemi. Inoltre capiremo quali danni sono stati fatti e quali le iniziative internazionali attivate per la salvaguardia dei biotipi. L’incontro verrà moderato dalla giornalista di Radio RAI Sonia Filippazzi che lavora da circa venti anni al GR RAI e Conduce su RAI Radio1 il programma “l’aria che respiri” dedicato ad ambiente e clima.



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