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Aprilia, la cerimonia di premiazione del concorso “Incrociamo le penne”

Grande successo per la cerimonia del Premio Letterario Incrociamo le penne. Si è tenuta sabato 29 aprile nell’aula “Luigi Meddi” del Comune di Aprilia la cerimonia di premiazione della settima edizione del Premio Letterario Nazionale “Incrociamo le penne”, organizzato dall’Associazione L’Occhio di Horus APS con il Patrocinio della Regione Lazio e della Città di Aprilia.

L’evento si è svolto in una sala gremita di persone con decine di premiati provenienti da tuta Italia e ha dato vita ad una serata ricca di emozioni, sia per la qualità dei lavori selezionati sia per le pregevoli interpretazioni delle lettrici e dei lettori che si sono alternati nella esposizione dei brani e delle poesie premiate.

Il momento più emozionante della serata lo si è vissuto durante la lettura del racconto “La legge del mare – La legge degli uomini” con il quale l’autore, Francesco Staglianò di Genova, ha rappresentato magistralmente quanto è successo sulla spiaggia di Steccato di Cutro, pur avendo scritto questo racconto almeno un mese prima del verificarsi della tragedia del naufragio.

“Il Concorso Incrociamo le penne”, ha dichiarato Cinzia Tani, scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva, nonché madrina della manifestazione, “è ormai una realtà consolidata nel panorama dei concorsi letterari nazionali e costituisce una delle meritorie iniziative messe in campo dall’Associazione L’Occhio di Horus, sempre finalizzate al perseguimento di una migliore qualità della vita attraverso interventi in campo culturale e sociale”. Rivolta ai ragazzi degli Istituti Comprensivi di Trento, di Modena e di Aprilia che numerosi hanno presenziato alla cerimonia avendo inviato i loro elaborati al Concorso, ha continuando specificando che queste iniziative sono “preziosi luoghi di incontro, di stimoli e di riflessioni, che rendono viva la comunità, offrendo storie, conoscenze ed emozioni, e che arricchiscono l’individuo che le sperimenta”.

“Anche il tema proposto con questa settima edizione, “Un giorno bussò alla porta”, andava in questa direzione. I racconti e le poesie che abbiamo ascoltato, ma ancora di più tutti quelli che sono pervenuti, ci hanno dato un campionario di emozioni, di sensazioni, di speranze, di paure che ognuno di noi sperimenta quando deve aprirsi all’ignoto e ci ricordano che il futuro non è mai scritto, ma dipende in gran parte dalla nostra risposta”. A conclusione della manifestazione moltissimi degli intervenuti hanno espresso la loro soddisfazione e si sono dichiarati in attesa dell’edizione 2023, l’ottava.

(sg)