L’FBI lancia l’allarme e consiglia di non caricare i propri smartphone tramite prese USB presenti in aeroporti, stazioni o centri commerciali. Il motivo? I malintenzionati potrebbero riuscire a rubare i dati personali dai dispositivi collegati alle porte USB pubbliche. Si stima che circa il 30% delle persone utilizza lo smartphone dalle 3 alle 5 ore al giorno.

Con un utilizzo così assiduo è facile pensare che avere una fonte di ricarica sempre a portata di mano è diventato di fondamentale importanza. Tuttavia i rischi derivati da queste “prese pubbliche” è molto elevato tanto che la sezione di Denver dell’Fbi si è vista costretta a ricorrere a Twitter e alle altre piattaforme social per mettere in allarme i consumatori. Per evitare problemi, infatti, il consiglio degli esperti informatici è quello di evitare l’utilizzo di usb pubbliche e servirsi dei famosi powerbank, dispositivi portatili che permettono di ricaricare la batteria del nostro smartphone ovunque ci si trovi.