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“Evasore seriale”, Ferrari e Rolls Royce nel maxi sequestro a un imprenditore di Tivoli

Ville, terreni e auto di lusso come una Ferrari e una Rolls-Royce d’epoca. Sono alcuni dei beni sequestrati a un imprenditore residente alle porte di Roma, nei dintorni di Tivoli. Un patrimonio di milioni di euro che i finanzieri del Comando provinciale di  Roma hanno sequestrato su richiesta congiunta delle procure di Roma e Tivoli.

L’imprenditore risulta gravato da numerosi procedimenti, dal 1993 ad  oggi, in parte definiti e in parte in corso, per associazione per delinquere finalizzata al compimento di truffe; associazione per  delinquere finalizzata a reati di truffa e riciclaggio; plurime  bancarotte fraudolente in varie parti d’Italia; turbativa d’asta; plurime truffe (in un caso contestata all’estero); appropriazioni  indebite e falso in bilancio; autoriciclaggio, delitti tributari. 

Evasore fiscale seriale dal 1999

Dai  procedimenti in corso, emergono allo stato consistenti illeciti  profitti. Secondo la Corte d’Appello capitolina, l’imprenditore è ”un evasore fiscale seriale, dal 1999 al 2018 e, comunque, una persona che ha commesso violazioni fiscali per milioni di euro, al pari della moglie”. Il decreto descrive anche la progressiva accumulazione di beni, la  costante presenza di prestanome nella gestione delle attività  imprenditoriale, la “galassia” di società nella disponibilità dell’imprenditore, il tentativo di controllo sui centri commerciali, in particolare di quello attivo nel circondario di Tivoli. Tentativo  proseguito anche dopo il sequestro penale di alcuni beni ed li  fallimento dichiarato dai Tribunali di Roma, prima, e Tivoli poi.

Sequestro beni milionario: anche Rolls-Royce d’epoca e Ferrari

Fra i beni sequestrati, per la quasi totalità intestati ad altri  (parenti e affini, società estera), ci sono ville e terreni in  provincia di Roma e Lecce; quote sociali e beni aziendali di 14 soggetti economici, inclusi 2 centri commerciali l nelle province di Roma e Padova; autoveicoli di lusso, tra cui una Rolls-Royce d’epoca e una Ferrari e disponibilità finanziarie. 

Il sequestro è stato emesso al termine delle indagini economico-patrimoniali eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma della Guardia di Finanza che  hanno consentito accertare, allo stato, l’origine illecita dei beni e  la sproporzione tra beni posseduti dall’imprenditore, direttamente o tramite terzi soggetti, rispetto ai redditi dichiarati dal proprio  nucleo familiare. Tutti i beni sequestrati sono oggi gestiti dall’amministratore giudiziario.  

(eg)