Gioca a padel e parla di calcio, le due grandi passioni di Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso è protagonista della “Finale del cuore”, il torneo di padel che, a Santa Severa, vede coinvolti, oltre all’ex numero 10 giallorosso, anche il ct della Nazionale Roberto Mancini, Luigi Di Biagio e Vincent Candela. Proprio da Santa Severa Totti ha parlato dell’iniziativa.
“È una sensazione bellissima essere qui – le parole dell’ex numero 10 – siamo presenti per una giornata importante, il defibrillatore è fondamentale anche sui campi da padel, è uno strumento che può salvare la vita alle persone”, ha detto l’ex giallorosso.
Il discorso si è poi spostato inevitabilmente sul calcio. E sulla Roma: Non parlo perché poi si creano problemi. È ai quarti di Europa League, è quinto e può arrivare in zona Champions che è l’obiettivo. Mi auguro possa andare più avanti possibile in Europa. Mourinho è la chiave per aprire un portone”.
Poi sul gioco del portoghese: “Quando c’era Zeman si diceva che era troppo offensivo, come fai fai sbagli sempre (ride, ndr). L’importante sono i risultati, poi giochi bene o male è secondario come problema. Retegui? “L’ho visto in alcuni video. Mi aveva impressionato dal lato fisico e mentale, era voglioso. Non l’ho segnalato io a Mancini. Non ce l’ho più adesso, ce l’avevo purtroppo. Sono contento per lui, è un bravo ragazzo. Se lo merita, ha un buon futuro”.
Infine, sul tema degli oriundi in Nazionale: “Quando giocavamo noi ognuno era del proprio Paese, ma adesso purtroppo il calcio è cambiato. Sono cose che il calcio ha voluto. Il mister ha dei problemi diciamo. Io punterei fortemente sui settori giovanili, far crescere i proprio giovani nei club e così possono crescere talenti”.
G.
