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Regione Lazio, bilancio 2023-2025: la discussione in Aula

La Regione Lazio ha presentato i provvedimenti legislativi che compongono la manovra finanziaria 2023-2025. Oggi inizierà l’esame degli articoli, ieri, in Aula, è andato in scena il dibattito tra le forze politiche. A partire da Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio) ce, aprendo il dibattito, ha auspicato un aumento della quota per il Lazio del Fondo sanitario nazionale.

Sulla manovra finanziaria, D’Amato ha precisato che “da parte nostra non c’è la volontà di ritardare l’adozione di questo provvedimento, infatti non abbiamo fatto attività emendativa, mi preme però ricordare di salvaguardare le prerogative del Consiglio regionale in ambito alla sua attività legislativa sul tema del disavanzo sanitario. Dobbiamo fare una discussione franca. I 216 milioni di euro rappresentano l’1,5 per cento del fondo sanitario, ma questo non deve essere alla base di valutazioni per l’aumento della pressione fiscale. L’ annualità appena trascorsa per tutte le regioni italiane è stata molto complicata, per la mancata copertura dei costi della pandemia, l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Non vorrei che si confondesse l’elemento di disavanzo come punto da cui far partire tutti i provvedimenti”.

Ha aggiunto D’Amato, parlando dell’ipotesi di ritorno al commissariamento della Sanità regionale: “Non vi sono i presupposti ed ecco perché deve essere finanziato il Fondo sanitario nazionale. Sul tema degli investimenti non ho sentito parlare dello stato dell’arte dei fondi del Pnrr, che servono a rafforzare la rete sociosanitaria territoriale; eravamo al 50 per cento del raggiungimento degli obiettivi, aspettiamo di sapere a che punto siamo”.

Massimiliano Valeriani (Pd), ha aggiunto: “Perché sia una legislatura serena e proficua, al di là della nettezza delle posizioni in campo, occorre dire le cose come stanno, perché questa narrazione di disastro trovato sembra quasi che vogliate dire: volevamo fare tante cose ma non possiamo farle. Noi non vogliamo fare attività ostruzionistica – ha proseguito – perché in questo passaggio tecnico dobbiamo scongiurare l’esercizio provvisorio, ma noi sì che nel 2013 abbiamo trovato davvero un’economia devastata, una massa gigantesca di debiti pari a 22 miliardi, avevamo un default non teorico ma scritto dalla Corte dei Conti”. A tal proposito, l’ex assessore della Giunta Zingaretti ha spiegato che “nel 2013 la Regione Lazio pagava i fornitori a più di mille giorni, facendo saltare migliaia di posti di lavoro e imprese, mentre oggi la Regione paga a tre settimane. Noi il commissariamento lo abbiamo trovato, voi lo state paventando, pur non essendoci le condizioni: prima di maneggiare questi argomenti occorre essere più prudenti. Occorre maggiore onestà intellettuale perché alcuni indici economici sono drogati rispetto al biennio precedente, in cui abbiamo vissuto un dramma e, nonostante ciò, abbiamo distribuito risorse alle imprese e alle categorie”.

G.