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Pomezia: il 31 marzo anniversario del Museo Civico Archeologico Lavinium

Il 31 marzo il Museo civico archeologico Lavinium compirà 18 anni e ha organizzato per il pomeriggio un fitto programma di eventi.

Si inizia alle 15.30 con una visita guidata al Museo e all’Area Archeologica a cura del Direttore Scientifico Federica Colaiacomo e del Funzionario Archeologo SABAP Area Metropolitana di Roma e Provincia di Rieti, Francesca Licordari.

Alle 17.30, nella sala conferenze del Museo, gli interventi del Direttore Colaiacomo, che traccerà un bilancio delle attività dell’ultimo anno e illustrerà le novità in cantiere, e del professor Alessandro Maria Jaia, docente di Topografia di Roma e dell’Italia Antica presso l’Università La Sapienza di Roma, che parlerà delle nuove statue che dal Magazzino di Pratica di Mare sono andate in mostra al Tempio di Romolo dove resteranno fino all’11 giugno 2023 per poi tornare ad arricchire il percorso espositivo del Museo. Nella serata è previsto il saluto del Commissario Straordinario del Comune di Pomezia, Prefetto Gianfranco Tomao, e l’intervento della dott.ssa Francesca Licordari.

“È un compleanno importante per il Museo che diventa maggiorenne – dichiara il Commissario straordinario Prefetto Gianfranco Tomao – Con le sue opere di grandissimo valore legate al mito e alla storia del territorio pometino e la sua area archeologica che conserva i XIII altari e l’Heroon di Enea, il Lavinium si conferma fiore all’occhiello del patrimonio culturale di Pomezia. Le attività e le visite guidate sono il frutto dell’attento e appassionato lavoro del Direttore Scientifico Federica Colaiacomo e dei suoi collaboratori che proseguono con successo l’opera di divulgazione e di conoscenza anche ben oltre i confini comunali”.

“Il programma che abbiamo organizzato per venerdì 31 marzo sarà l’occasione per raccontare quanto abbiamo fatto durante l’ultimo anno e quello che abbiamo in programma di fare per il prossimo – dichiara il Direttore Scientifico Federica Colaiacomo – ma vogliamo anche svelare alla cittadinanza il “dietro le quinte”, parlare di tutto il lavoro che c’è a monte delle tante attività svolte che hanno richiamato un grande pubblico, un lavoro che i più non conoscono e non hanno modo di apprezzare. Tengo a sottolineare, inoltre, come la presenza della dott.ssa Licordari sancisca ancora una volta quello che è fondamentale per un’istituzione museale: un rapporto di collaborazione costante e proficuo tra Enti e Istituti di ricerca per rafforzare l’identità culturale di un territorio”.

(sg)