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Zoff: “Retegui? Non può scalzare Immobile”

immobile vittima di un incidente
GIANFRANCO RAVASI CARDINALE CIRO IMMOBILE CALCIATORE

Il primo a lanciare l’allarme è stato Mancini: all’Italia mancano attaccanti. Un problema serio per una nazionale che deve sempre puntare a vincere. E con l’assenza di Immobile, fuori per infortunio, il problema si è fatto ancora più grave. Tanto che il ct Mancini ha pescato in Argentina per arginare emorragia di gol. Nasce così la convocazione di Retegui in azzurro.

L’attaccante ha subito riposto presente, segnando due gol in altrettante partite contro Inghilterra e Malta. Una risposta che ha fatto ritrovare il sorriso a molti, tanto da mettere in discussione il ruolo di titolare di Ciro Immobile. Non è però di questo avviso Dino Zoff, che intervenuto a Radio Anch’io su Rai Radio 1, ha precisato: “Retegui l’uomo giusto per questa Nazionale? Non si può dire di aver trovato l’uomo giusto dopo una partita e mezzo, quando c’è Immobile che segna 50 gol a stagione da tre anni, bisogna metterci d’accordo. Sicuramente non ce ne sono tanti, è un dato di fatto. Però non che arriva uno e può scalzare uno che fa 50 gol all’anno. È un’esagerazione”.

Ha aggiunto l’ex allenatore: “Ci sono pochi giocatori italiani. Ai miei tempi, in Friuli eravamo dieci-dodici in Serie A e due-tre in Nazionale maggiore. Poi per trent’anni il Friuli non ha avuto giocatori in Serie A. Ci sono proprio meno giovani italiani che giocano. Non ce ne sono tanto bravi anche all’estero. Mancini, avendo poche possibilità, ne convoca tanti. Ma ricordo che nel ’74 è successo all’incirca la stessa cosa, con tante prove e tanti giocatori nuovi, anche se il panorama era diverso, molto più ampio”.

Conclude Zoff: “Ci sta puntare sulle seconde generazioni, anche perché se i giocatori non ci sono non è che smettiamo di giocare a calcio. Africa e Sudamerica producono sempre un sacco di giocatori, hanno la possibilità di fare quello che facevamo noi negli anni ’60: giocare ore e ore in grandi spazi. Adesso invece i giovani giocano due volte a settimana per un’ora ed è già tanto. Dobbiamo andare ai prossimi Europei e Mondiali, ma dobbiamo fare meno le vittime sul nostro campionato”.

G.