Via libera all’unanimità alla proposta di legge che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di scomparsa nel 1983 delle quindicenni Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
Dalla Camera dei deputati si vota all’unanimità. 245 i “sì” su 245 presenti. E adesso? Per l’ok definitivo della Bicamerale, il testo passa al Senato. Una volta insediata la Commissione, essa avrà i tempi di una legislatura per lavorare con poteri penetranti. Avrà anche una disponibilità finanziaria di 50mila euro l’anno.
«C’è la volontà a fare chiarezza – ha commentato Pietro Orlandi – Oggi ho sentito la vicinanza delle istituzioni e devo dire anche l’affetto, perché vedere tutti i presenti in aula, al termine della votazione, alzarsi e applaudire rivolgendosi tutti verso la tribuna dove stavamo noi, mi ha colpito e ammetto commosso.»
D quel 1983 più nulla
Le due ragazze sono scomparse nel 1983 a Roma. Di Emanuela, cittadina vaticana e figlia del messo pontificio di papa Wojtyla, e di Mirella, italiana e figlia di un barista in zona Termini, non si sa più nulla dal giorno in cui sono scomparse rispettivamente il 22 giugno 1983 e il 7 maggio 1983.
“Vogliamo la verità” qualcuno grida dalla piazza il giorno del sit-in organizzato dal fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, a pochi passi da piazza San Pietro. Che questa verità arrivi presto per risolvere due dei gialli più seguiti di sempre.