Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, l’Asl risponde all’Oipa: “I cinghiali di Villa Pamphilj abbattuti sul posto”

Roma, l’Asl risponde all’Oipa: “I cinghiali di Villa Pamphilj abbattuti sul posto”

Furono abbattuti sul posto i cinghiali che il 18 gennaio mattina si trovavano all’ingresso di Villa Doria Pamphilj in via di Porta San Pancrazio, a Roma, non lontano dal Gianicolo. Lo comunica l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che, a seguito della sua richiesta di accesso agli atti alle autorità intervenute, ha ricevuto le risposte che attendeva. Tra queste, quella dell’Asl.

In quell’occasione, sottolinea l’Oipa, il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti, diede una versione diversa. “Gli otto cinghiali – disse Tomassetti – sono stati narcotizzati e trasportati da personale dell’Asl e della polizia della Città Metropolitana, come da protocollo, in strutture cliniche specializzate per trattamenti animali. Lì verranno analizzati per capire se hanno contratto la peste suina. Ogni decisione in seguito verrà presa dal personale sanitario”. 

“Cinghiali abbattuti sul posto”

Le cose invece non sono andate così. In estrema sintesi, secondo quanto riporta l’Oipa, quella mattina sono intervenuti due veterinari Asl, che hanno abbattuto sul posto tre cinghiali adulti e i loro cuccioli. Dunque, degli esemplari presenti nessuno è stato rimesso in libertà, ma gli attivisti arrivati anche loro sul posto sono riusciti a sottrarne due alla telenarcosi.

Oipa: “C’è voluta la nostra richiesta di accesso agli atti per avere la verità”

“Spiace constatare gli enti intervenuti non abbiano avuto il coraggio d’informare correttamente da cittadinanza, ovvero che i cinghiali erano stati subito abbattuti. Al contrario, una scarna dichiarazione del presidente del Municipio Roma 12 affermava che gli esemplari erano stati solo narcotizzati e trasportati altrove in attesa di ulteriori decisioni. C’è voluta la nostra richiesta di accesso agli atti per avere la verità”, commenta il responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa, Alessandro Piacenza.

“Le proteste per il trattamento riservato ai poveri cinghiali di Villa Pamphilj sono state molte e anche quelle di una scarsa trasparenza. Speriamo – prosegue l’Oipa – che episodi del genere non si verifichino più, che si dia un’opportunità ai cinghiali che arrivano nei centri abitati attirati dai rifiuti non correttamente smaltiti. Una volta che si sia attestato il loro stato di salute, se sani, possono essere ceduti a fattorie e santuari, come tante volte richiesto dagli stessi gestori. Auspichiamo inoltre che nel presto possa inoltre essere introdotta la loro sterilizzazione tramite il farmaco Gonacon, attualmente nella fase di sperimentazione autorizzata dal Ministero della Salute”.

(eg)