Anno nuovo, stagione nuova. E’ stato così per Abraham, attaccante spuntato nella prima parte di stagione, tornato decisivo dopo la sosta per il Mondiale in Qatar. L’inglese sembra rinato dopo mesi difficili. Le critiche non lo hanno affossato, ha avuto la forza di reagire e ora sta tornando il giocatore visto il primo anno a Roma.
“All’inizio ero un po’ nervoso perché uscire a Roma non è mai facile, ma si è rivelato fantastico”, ha detto Abraham intervistato dal portale inglese SWM EXCLUSIVE: “I fan sono ovunque e una cosa che ho dovuto imparare in fretta è che sono appassionati. Qui ci sono solo due squadre: Roma o Lazio. Fortunatamente, la maggior parte delle persone che incontro sono tifosi della Roma, ed è sempre bello incontrare i tifosi e fare foto con loro”.
L’attaccante ha raccontato il modo in cui è stato accolto dalla città: “Tutti in città sono stati così accoglienti ed educati. È stata un’esperienza interessante e certamente diversa dalla vita in Inghilterra. Certo, ho dovuto adattarmi rapidamente e a volte mi manca sentire la lingua inglese. È bello abbracciare una cultura diversa, godersi un nuovo modo di vivere e imparare la lingua, il che è stato fantastico. Probabilmente dovrei saperne più di me, ma sta andando bene”.
Sui tifosi, ha aggiunto Abraham: “I tifosi e le persone del club mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno. Sarei dovuto atterrare in un aeroporto privato, ma c’erano così tanti fan lì… cantavano il mio nome ed erano così felici di vedermi. Da quel momento ho capito che quello era il posto giusto per me. Sono così appassionati e vogliono che la loro squadra faccia bene, quindi ti sostengono anche se a volte non fai bene. Ma penso che possano vedere quanto sia appassionato in campo: penso sia siano innamorati della mia fame e voglia di vincere”.
Ha poi concluso l’attaccante: “Questo potrebbe essere l’anno migliore della mia vita finora, quindi voglio che diventi realtà. Sarebbe bellissimo vincere qualcosa anche quest’anno con la Roma, e con la nascita di mio figlio, chissà cosa riserverà il futuro”.
G.
