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Lavorator di Rsa e case di riposo contro il nuovo contratto di Anaste

I sindacati confederali si oppongono alla sottoscrizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Anaste, l’Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età. “Rinnovo non a queste condizioni”, dicono.

“Anaste, si è resa responsabile di una scelta che non ha precedenti  nelle relazioni sindacali del nostro Paese. Nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che andava avanti da tempo e mentre aspettavamo risposte alle proposte sui temi della malattia e degli aumenti contrattuali l’Associazione – dicono Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs – procedeva alla firma del contratto con i sindacati di certo non annoverabili tra quelli maggiormente rappresentativi”.

“Un contratto, quello siglato, che sancisce nuovamente come per Anaste la priorità rimane quella di licenziare liberamente, colpendo economicamente chi si ammala. Anche questa volta – riferiscono i sindacati in una nota unitaria – non vengono fornite risposte sui permessi ed è previsto un aumento tabellare irrisorio. Il CCNL sottoscritto e già scaduto non presenta clausole di armonizzazione con gli altri contratti del settore e ancora una volta non solo non risponde alle legittime attese dei lavoratori del settore che sono stati in prima fila durante la pandemia ma, a nostro avviso, lede la loro dignità”.

Tra le problematiche ci sono la mancata previsione dell’integrale retribuzione per  primi tre giorni di malattia, l’abolizione dei permessi ex festività soppresse e la riduzione del numero di ROL e molto altro. Secondo le organizzazioni sindacali, quello che Anaste sta adottando è un comportamento “inqualificabile”. Dall’altro lato, Anaste però ha sottolineato quanto sia importante questo rinnovo, “intervenuto in un momento di grandissima difficoltà per il settore socio-sanitario, utilizzando interamente risorse proprie, essendo le rette invariate da oltre 10 anni, e pur sotto il peso insostenibile della crisi energetica e dell’aumento dell’inflazione”. La segreteria nazionale continua. “Uno sforzo enorme, in una situazione straordinaria, vuole essere anche un riconoscimento dell’impegno sempre profuso da tutti i lavoratori delle RSA e delle case di riposo”.