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Cotral, cambiamenti in vista: nuovi mezzi e tagli al personale

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Dalla relazione realizzata dalla Regione Lazio per delineare il futuro del trasporto pubblico extraurbano emergono diversi obiettivi: nuovi mezzi, razionalizzazione dei percorsi con riduzione del chilometraggio  tagli al personale. Il servizio verrà gestito da Cotral Spa per i prossimi 10 anni e con questo documento si inizia il cambiamento del trasporto su gomma.

Era necessario rivedere le corse previste, studiare meglio il territorio e formulare un piano per ottimizzare le risorse disponibili. Questo quanto emerso dai vari incontri tra l’assessore alla mobilità, Mauro Alessandri, i tecnici e i dirigenti della Pisana con i sindaci e assessori dei comuni laziali. Così sono nate 11 “unità di rete” che serviranno a superare “precedenti servizi urbani comunali caratterizzati da profondi squilibri nella distribuzione storica delle risorse”.

Da alcune rilevazioni, si evince come il trasporto extraurbano sia concentrato verso Roma e provincia. La rivalutazione delle linee infatti riguarda le direttrici delle province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina.

Nel documento si parla anche degli impegni che Cotral dovrà portare avanti nei prossimi 10 anni. Si tratta di investimenti pari a circa 424 milioni di euro di cui circa 326 milioni saranno dedicati al rinnovo del parco mezzi. Saranno circa 910 i nuovi mezzi con alimentazione alternativa. 41 milioni invece verranno investiti in nuovi impianti e depositi e potenziarne poi anche degli altri.

Non solo il rinnovo del parco mezzi, ma c’è anche l’intenzione di migliorare gli spazi comuni e le proprie sedi. Si pensa all’implementazione dei processi volti a garantire un giusto livello di performance dei sistemi intelligenti di trasporto, al rinnovo del servizio di infomobilità con la sistemazione degli schemi che comunicano al passeggero partenze e ritardi, e poi anche l’attivazione di schermi di bordo su tutti i mezzi.

Un obiettivo, tra gli altri, è anche quello di ridurre del 10% le percorrenze relative dei mezzi. Con questo è previsto anche un “contenimento della crescita del costo del lavoro mediante ottimizzazione dell’organico, da una consistenza di 2.948 unità nel 2023 a 2.771 unità del 2032”. Sul fronte stipendi si parla di un rinnovo del contratto collettivo nazionale di 30 euro al mese per 14 mensilità ogni 3 anni.