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Roma, sequestrati 7 quintali di fuochi d’artificio illegali: blitz da Acilia ai Castelli

A un passo dal Capodanno nuovi maxi sequestri di fuochi d’artificio illegali a Roma. Sono circa 7 i quintali di materiale pirotecnico illegale scoperto e sequestrato dalla Polizia in 4 distinte operazioni. Con l’avvicinarsi dei festeggiamenti per il nuovo anno cresce l’offerta di fuochi d’artificio che, non sempre, rispondono alle norme di sicurezza. La Questura di Roma, proprio per contrastare il fenomeno, già da alcuni giorni sta monitorando le reti di vendita, sia quelle tradizionali come negozi e bancarelle, che quelle on line.

Social e chat per pubblicizzare e vendere botti illegali

Ben 50 kg di materiale altamente pericoloso sono stati scoperti ai Castelli Romani. Un ragazzo, facendo “base” in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social. Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l’ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione, svolta sempre dai poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa, sono stati sequestrate 23 batterie da lancio –veri e propri fuochi d’artificio- da 100 colpi ciascuna.

Controlli nei negozi

In un negozio di Acilia sono stati sequestrati 8 cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie ed altro materiale pirotecnico illegale. Per un peso lordo totale di circa 600 chili, di cui 200 di massa attiva esplodente. Tutto distrutto dal personale specializzato del nucleo artificieri. Il titolare dell’attività è stato denunciato.

Nel quartiere Trieste, in un negozio di casalinghi, gli agenti del II Distretto Salario-Parioli hanno trovato e sequestrato circa 30 kg di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile, conservati in maniera non appropriata e pericolosa.

Il giovane della Garbatella ed i rispettivi titolari dei 2 negozi, sono stati denunciati alla magistratura per fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti. Il ragazzo dei Castelli è stato denunciato anche per fabbricazione, il trasporto, la detenzione e la successiva immissione sul mercato di prodotti esplodenti. (eg)