Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma Metropolitane, la crisi senza fine. 120 lavoratori senza stipendio per Natale

Roma Metropolitane, la crisi senza fine. 120 lavoratori senza stipendio per Natale

Si prospetta un Natale un po’ tirato per i dipendenti di Roma Metropolitane. Lo stipendio di novembre ancora non è arrivato e probabilmente arriveranno tardi anche quello di dicembre e la tredicesima.

L’azienda vive una situazione finanziaria gravissima da troppo tempo e è anche troppo il tempo che si sta impiegando per attuare il rilancio promesso. L’intenzione del Campidoglio è quella di unirla con Roma Servizi per la Mobilità. Una cosa apparentemente facile, ma bisogna aspettare che si risolva il contenzioso da 1,4 miliardi di euro con il Consorzio Metro C.

Sono 120 i lavoratori di Roma Metropolitane che però stanno sull’orlo del baratro. I sindacati infatti chiedono una soluzione rapida in una vertenza che dura da anni. “Lavoratrici e lavoratori – scrivono in una nota le segreterie regionali di Filt Cgil, Cisl e Uiltrasporti – fondamentali per lo sviluppo della mobilità della Capitale”.

“È inaccettabile che le 120 famiglie di chi in Roma Metropolitane lavora siano ancora in attesa del pagamento degli stipendi di novembre e si apprestino a trascorrere l’ennesimo Natale senza il salario, in una triste continuità con quanto già avvenuto troppe volte durante la consiliatura della sindaca Raggi. Chiediamo che sia fatta subito chiarezza circa le motivazioni che stanno ritardando il pagamento degli stipendi di novembre ed immediate garanzie circa le tredicesime e gli stipendi di dicembre. Sollecitiamo, inoltre, l’amministrazione a dare immediata sostanza agli impegni assunti con le organizzazioni sindacali”.

La richiesta spinge verso un incitamento ai fatti e non alle parole. “Il lavoro che si svolge dentro Roma Metropolitane è fondamentale per la città: sappiamo quanto questo sia riconosciuto dal Socio Unico dell’Azienda Roma Capitale. Alle intenzioni – sottolineano Filt Cgil, Cisl e Uiltrasporti – seguano i fatti, perché la sofferenza di chi lavora abbia fine e Roma torni in grado di progettare lo sviluppo della sua rete di trasporto pubblico, appaltarlo e realizzarlo”.