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Liceo Morgagni occupato, la lettera degli studenti

Il Liceo G.B. Morgagni di Roma è stato occupato dagli studenti questa mattina. Di seguito pubblichiamo la lettera in cui spiegano le loro motivazioni.

“Oggi, martedì 13 dicembre, noi studentesse e studenti del Liceo Morgagni abbiamo deciso di occupare la nostra scuola, seguendo la volontà della maggioranza.
Siamo consapevoli della forza di quest’atto e ce ne assumiamo le responsabilità, responsabilità legate anche al mantenimento della sicurezza all’interno di scuola.
Nella versione estesa del nostro documento politico siamo andati ad analizzare la contraddizione del contesto internazionale e la maniera in cui queste aggravano le condizioni, già di per sé precarie, in cui viviamo. Le politiche degli ultimi governi hanno solo esasperato la precarietà che imperversa sulla Nostra nazione. La crisi economica, di cui già risentiamo, è l’inevitabile conseguenza di un sistema che tende ad ampliare sempre più il divario tra classe popolare e dominante. Il nuovo governo non sembra voler invertire la direzione, continuerà la linea economica preesistente rendendola ancora più iniqua. Le conseguenze di tutto ciò le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle a causa delle assurde politiche scolastiche: viviamo una scuola sempre più improntata sulla performance, sempre più aziendalizzata, sempre meno sicura e accessibile, sempre più classista, sempre meno coinvolgente e partecipata. Siamo stufi di un sistema scolastico che porta ogni anno a 4000 suicidi e all’abbandono degli studi di circa 100.000 studentesse e studenti, stufi di un’alternanza scuola lavoro che ha portato negli ultimi mesi alla morte di 3 studenti, stufi di essere considerati unicamente come numeri, stufi di aver paura che le nostre scuole ci crollino addosso. Noi siamo essere lo scopo per cui la scuola esiste, vogliamo maggiore protagonismo, maggiori responsabilità. Con questa occupazione vogliamo condividere la nostra idea di mondo e di scuola, vogliamo andare ad apportare drastici cambiamenti al malato sistema scolastico del nostro paese. Attraverso le commissioni da noi proposte, abbiamo intenzione di iniziare un processo che renderà protagonista della scuola, chi la scuola la vive ogni giorno. Vogliamo essere quel fascio di luce che indicherà alla scuola e a noi che ogni giorno la viviamo, la via di guarigione. Saremo soffio per essere tempesta”.

Domani in esclusiva a Prima Pagina, alle 6:30, manderemo in diretta un videomessaggio degli studenti.