Una risposta che sa di ammissione. Lotito svela le carte e fa felici i tifosi della Lazio. Il numero uno biancoceleste, rispondendo alle domande del Messaggero, ha detto che sullo stato Flaminio non ha mai mollato. E ha aggiunto: “Io agisco senza proclami, in silenzio, ho fatto mille rilievi e approfondimenti, senza stare ai diktat di nessuno”.
Tra venerdì e sabato sono in programma gli incontri decisivi con la Soprintendenza: “É vero – conferma Lotito. – E ora, a breve, si potrà avere pure questo incontro congiunto in Campidoglio per capire se la capienza potrà essere portata ad almeno 45mila posti superando ogni antico vincolo come al Franchi. Io, il progetto, ce l’ho chiaro”.
Sullo scambio di battute e l’abbraccio con Cragnotti di domenica ha detto: “Mi sono avvicinato io a Sergio, ma non per i complimenti ricevuti nella vostra intervista di fine agosto, ma perché non ho mai avuto nulla contro di lui e mi ha fatto piacere vederlo. Chiunque ha operato in questo club va ricordato”.
Sul mercato Lotito ha detto: “Non abbiamo mai fatto alcun patto per comprare a gennaio un giovane terzino sinistro assicura il presidente anche perché, lo ripeto ancora, deve uscire prima eventualmente qualcuno da un organico ampio. Kamenovic e Fares? Loro già non giocano…”. In chiusura su Milinkovic: “Quanto vale dopo il gol fatto al mondiale, il miglior centrocampista d’Europa, con una caviglia gonfia? Poi dicono che io sparo…”.
G.
