Home NOTIZIE CRONACA Roma, paziente 74enne pretende rapporti sessuali dallo psicologo: a processo per stalking

Roma, paziente 74enne pretende rapporti sessuali dallo psicologo: a processo per stalking

immagine di repertorio

Dal rapporto medico paziente all’ossessione erotica, fino alle minacce verso lo psicologo che cercava d’aiutarla ma che ormai era diventato un chiodo fisso. La richiesta era sempre la stessa: avere rapporti sessuali e come arma di ricatto una possibile denuncia all’ordine degli psicologi per condotte sconvenienti, chiaramente inventate. Davanti al comportamento ossessivo della paziente, una donna di 74 anni, lo psicologo ha deciso di sporgere denuncia ed ora, riporta il Messaggero, la donna si trova a processo con l’accusa di atti persecutori, andati avanti dal 2016 al 2018.

Il cambiamento nel rapporto medico paziente arriva dopo circa un anno di terapia. La donna avrebbe iniziato durante le sedute a proporre al professionista rapporti sessuali. Tanto da spingere lo psicologo a suggerirle di proseguire la terapia in un altro studio. Il rifiuto e l’abbandono avrebbero scatenato nella donna una sorta di rivalsa, fatta di messaggi, centinaia inviati a qualsiasi ora, e di indagini per scoprire dettagli privati sull’oggetto della sua ossessione. Per riuscirci si sarebbe rivolta anche ad un investigatore.

Lo psicologo ha tentato di convincerla a desistere dalle sue mire, fino al 2018 quando ha deciso di interrompere le comunicazioni con la paziente bloccandola su Whatsapp. Nonostante ciò i messaggi sono continuati e si sarebbero aggiunte le minacce. “Se ne avessi il potere ti farei radiare immediatamente dall’albo degli psicologi… Ma ti troverò da qualche parte e te la farò pagare”. Davanti all’impossibilità di comunicare con il terapeuta, la donna avrebbe fatto arrivare messaggi anche al figlio dell’uomo e avrebbe provato a contattare la moglie per minacciare anche lei. 

Il pm, riporta il quotidiano romano, ha chiesto il rinvio a giudizio della donna a marzo del 2019, sostenendo che la sua condotta avrebbe cagionato all’uomo: “un perdurante stato di ansia e paura e un fondato timore per la propria incolumità e quella del proprio congiunto – scrive nella richiesta di rinvio a giudizio – costringendolo ad alterare le proprie abitudini di vita”. Una condotta che ha portato la 74enne a processo per stalking davanti alla decima sezione penale del tribunale monocratico di Roma. (eg)