Home NOTIZIE ATTUALITÀ Termovalorizzatore, M5S e Lista Raggi contro l’idea del referendum

Termovalorizzatore, M5S e Lista Raggi contro l’idea del referendum

L’idea è stata lanciata dai Radicali: un referendum per permettere ai cittadini di decidere sulla realizzazione del termovalorizzatore capitolino caro al Pd e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri.Un’idea a cui si oppongono in modo fermo i gruppi consiliari in Campidoglio di M5S e Lista Civica Raggi Ecologia e Innovazione.

In una nota arriva il ‘no’ secco: “I nostri gruppi capitolini si oppongono con fermezza all’idea del referendum sull’inceneritore avanzata dai Radicali. Un’idea del tutto bislacca, dal momento che non può passare l’idea che per decidere su una questione così complessa e importante basti indire un referendum popolare”.

Spiegano ancora nella nota: “Siamo infatti del parere che non ci possa essere referendum alcuno su determinate tematiche che prevedono la compressione del diritto alla salute e alla tutela ambientale – spiegano – diritto peraltro recentemente rafforzato nella nostra Costituzione proprio da coloro che oggi, con l’inceneritore, lo calpestano”.

E ancora: “Oltretutto stiamo parlando di una struttura mostruosa, antistorica, antiecologica, altamente inquinante tanto che va contro ogni parametro europeo – non a caso la Ue considera superata questa tipologia di impianti, anche quelli di ultima generazione. Insomma, secondo i gruppi il referendum non può essere consentito su ogni materia: ci sono dei limiti oggettivi e invalicabili, e questo è uno dei casi. Da queste considerazioni il nostro risoluto e fermo no al referendum farsa”.

Ieri aveva scritto in una nota il segretario Massimiliano Iervolino: “Lo strumento referendario, accompagnato da una adeguata informazione, è uno dei momenti più alti di democrazia che, tra le altre cose, aiuta la cittadinanza ad essere davvero attivo – ha detto Iervolino.- Quindi a quelle forze politiche che, per contrastare il quesito sul termovalorizzatore di Roma, dichiarano di essere contrari poiché materia troppo tecnica, rispondiamo che hanno semplicemente paura del volere dei cittadini, non è la prima volta e non sarà ahinoi neanche l’ultima”.

G.