Home NOTIZIE CRONACA Drive-in della droga a Vitinia: sgominata banda di spacciatori italo-albanese

Drive-in della droga a Vitinia: sgominata banda di spacciatori italo-albanese

immagine di repertorio

La base operativa era in una sala giochi. Poi bastava una telefonata (parola d’ordine “punture”) per richiedere la droga che i clienti recuperavano sotto casa del pusher senza scendere dalla macchina. Spaccio con modalità “drive-in” sul litorale romano. Una banda di spacciatori italo-albanese attiva tra Acilia e Vitinia è stata sgominata dalle Fiamme Gialle di Roma. Sono sette in tutto gli indagati per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Due sono finiti in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 3 sottoposti a obbligo di dimora nel territorio di Roma.

I fratelli pusher: uno era “referente” della della criminalità locale albanese

Le indagini, svolte congiuntamente dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso il locale Tribunale e dalla Compagnia Pronto Impiego di Lido di Ostia, hanno consentito di individuare un sodalizio attivo tra Vitinia e Acilia capeggiato da due fratelli di nazionalità albanese, il più grande dei quali aveva ricevuto da connazionali esponenti della criminalità locale l’investitura di “referente” della zona e l’avallo per la gestione dell’illecita attività.

La base operativa e lo spaccio “stop and go”

Secondo quanto accertato dalle indagini, la base operativa dell’organizzazione era una sala giochi di Vitinia, mentre lo spaccio avveniva in via Castel D’Aiano, dove abita uno dei fratelli che dopo aver ricevuto le prenotazioni, curava direttamente la consegna delle dosi ai clienti all’esterno dell’edificio in modalità “stop and go”. Senza cioè che l’acquirente dovesse scendere dall’auto o dallo scooter, in modo tale da ridurre i tempi e non destare sospetti. Per prendere appuntamento per l’acquisto della dose il gruppo era solito fare telefonicamente riferimento alla necessità di effettuare “punture”.

Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati circa 2,3 chilogrammi di droga (tra cocaina, marijuana e hashish) e oltre 6.000 mila euro in contanti, quale presumile provento dell’attività illecita. Arrestati in flagranza di reato 5 “corrieri” rifornitori del gruppo. (eg)