Home NOTIZIE CRONACA Dopo il colpo da 5 milioni alle Poste gli hacker si dividono...

Dopo il colpo da 5 milioni alle Poste gli hacker si dividono il bottino: prelievi dai bancomat di mezzo mondo

Prima l’hacker che modificando una sola lettera nella mail riesce a farsi bonificare 5 milioni, poi l’assalto agli sportelli con il prelievo pressoché simultaneo di una parte dell’enorme cifra. Sono in corso le indagini per rintracciare il gruppo di pirati informatici che si è spartito il maxi bottino portato via alle Poste con un mail taroccata.

Tutto inizia nel 2017 quando ad una funzionaria arriva una mail con la richiesta di un pagamento con bonifico da 5 milioni di euro. La mail però è sbagliata, è stata sostituita solo una lettera (@mlcrosoft” in sostituzione all’originale “@microsoft”) tanto da rendere impercettibile l’errore e così il bonifico viene pagato. Dietro a quello che può sembrare un banale errore, c’è però qualcuno che è riuscito ad inserirsi nel sistema di comunicazioni. 

Poste è stata oggetto di un attacco Bec. In questo tipo di attacchi, riporta Repubblica, i criminali si infiltrano in un account email aziendale e utilizzano l’accesso per inviare fatture false o richieste di pagamenti che appaiono nella norma, riuscendo così a far trasferire il denaro. Un bottino che poi è stato prelevato dagli sportelli di otto Paesi dove i soldi erano stati trasferiti. Prima sono passati per una banca in  Slovacchia e poi divisi tra Emirati Arabi, Spagna, Turchia, Hong Kong, Cina, Bulgaria, Romania e Ungheria. Sui conti bancari sono transitate cifre alte abbastanza da far scattare gli allert e così dieci ladri, riporta il quotidiano sono stati individuati. Proseguono le indagini per risalire al resto del gruppo che di passaggio in passaggio da un conto all’altro, potrebbe aver fatto già sparire tutti i soldi. (eg)