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Roma, l’ok del Comune all’accensione dei termosifoni

Da ieri il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha deciso di far partire le caldaie anticipando il termine stabilito, ovvero il 21 novembre. Anche se solo per quattro ore, gli ambienti potranno stemperarsi affrontando al meglio il calo delle temperature di questi giorni.

La modifica dell’ordinanza è dovuta all’allerta meteo diramata ieri sul Lazio e al calo di temperature repentino, dicono dal Campidoglio. Nei condomini questo cambio però sta creando dei disordini perché le assemblee avevano approvato l’orario di accensione delle caldaie stando alla data del 21 novembre.

«Accendere le caldaie, una settimana prima, con così poco preavviso, è praticamente impossibile per noi – dice Giulio Paoloemilio, presidente della sezione romana dell’Aiac, l’Associazione italiana degli amministratori di condomini – Il problema è pratico e tecnico insieme. Da una parte bisognerebbe fare assemblee di condominio per stabilire in quali delle quattro ore giornaliere tenere accesi i termosifoni. Questa è una cosa impossibile da fare in breve tempo visto che un’assemblea di condominio va convocata con almeno 5 giorni di preavviso: nella migliore delle ipotesi si arriverebbe direttamente a ridosso del 21. E poi c’è un tema pratico: bisognerebbe far passare le ditte incaricate della manutenzione delle caldaie in tutti i condomini per due volte in così breve tempo: la prima per le quattro ore previste per questa settimana, e la seconda per ritarare l’accensione a cominciare dal 21 novembre, così come è stato previsto dall’ordinanza. Chiamandoli oggi (ieri, ndr) non verrebbero prima di mercoledì o giovedì».

Con l’ordinanza del 4 novembre del sindaco Gualtieri è stato imposto un taglio di un’ora, arrivando così alle 10 ore massime quotidiane) e la possibilità di riscaldarsi dal 21 novembre al 31 marzo.