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Vivibilità a Roma: per l’80% la città può essere migliore se ben governata

Il rapporto sull’attrattività delle sei maggiori città italiane (Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli, Palermo), è stato commissionato da Confindustria Assoimmobiliare alla società Swg che ha realizzato 1.800 interviste. Di queste, 800 sono state fatte nella Capitale nel lasso di tempo tra il 14 e il 18 ottobre. Il risultato è che Roma non è tra le migliori dal punto di vista della vivibilità.

Per il 75% degli intervistati è necessario agire sul miglioramento dele infrastrutture. Per l’indice di vivibilità, Roma è al 5,3, in pratica nel mezzo delle altrecitt, quali Milano (6,8), Torino (6,4), Palermo (4,3) e Napoli al (4,9).

Il “voto” più basso che i romani attribuiscono a Roma è quello che riguarda la capacità dell’amministrazione di prendersi cura della città e dei suoi spazi (3,6) e all’efficienza del trasporto pubblico (4). Il punteggio rispecchia la necessità di puntare al progetto cui aspira il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri: la «città dei 15 minuti».

Dal punto di vista del turismo, la percezione che i romani hanno della capacità di attrarre investimenti si trova nella forbice tra il 4 e il 5. L’offerta turistica infatti viene considerata un ottimo punto di forza dal 25%. Ciò che potrebbe essere in grado di movimentare risorse, secondo i 16%, sono gli investitori italiani e internazionali interessati agli interventi di riqualificazione.

Anche per gli affitti, i canoni di locazione sono accessibili solo per il 13% degli intervistati.

Nonostante i giudizi non completamente positivi su Roma, l’80% dei romani crede che la città possa essere migliore se ben governata. Sono tre i pilastri necessari per la ripartenza sono: la riorganizzazione dei trasporti, la riprogettazione degli spazi abbandonati, la riqualificazione delle periferie.