A Tor di Quindi ci sono due incroci che sono stati definiti “killer”. Sono molto pericolosi, posizionati a pochi metri l’uno dall’altro.
Se si scende da corso Francia, all’altezza di via Civita Castellana, c’è il primo incrocio dove spesso non si rispettano gli stop. Per di più ci sono le strisce tratteggiate a terra che si vedono a malapena. L’altro incrocio è poco più avanti all’altezza di via Pietro Lupi, andando verso via Flaminia. Qui il semaforo funziona con una sola luce, quella arancione e che si accende ad intermittenza. I veicoli possono girare solamente a destra, eppure questo obbligo viene puntualmente ignorato girando a sinistra.
«Lo fanno quasi tutti mettendo a rischio parecchie persone», dice Massimiliano Petrassi, residente nella zona e membro della commissione Bilancio e Mobilità del Municipio XV. Di fatti è stato «approvato un atto che richiede l’attivazione del semaforo e una riorganizzazione di tutto l’impianto semaforico, oltre al potenziamento della segnaletica, alla manutenzione del verde verticale e al controllo dei punti più a rischio come gli attraversamenti pedonali privi di illuminazione».
Per cercare di migliorare la sicurezza stradale delle vie del territorio con un alto tasso di incidentalità si è pensata e realizzata una mappa interattiva dove i cittadini possono segnalare le criticità che incontrano. Da qui è nato il pacchetto sicurezza stradale (Pss), un pacchetto che si può condividere con il dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu) del Campidoglio.
