Home NOTIZIE ATTUALITÀ Bonus occhiali 2022, a chi spetta e come fare domanda

Bonus occhiali 2022, a chi spetta e come fare domanda

In arrivo il bonus occhiali e lenti a contatto. Il Garante della privacy ha dato il via libera sullo schema di decreto del Ministero della salute che prevede l’erogazione di un contributo una tantum di 50 euro per l’acquisto effettuato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive. Un problema quello della vista che interessa 43 italiani su 100 e quasi il 18% con meno di 15 anni secondo l’ultima Relazione del Ministero della Salute.

Chi può richiedere il bonus occhiali

Il contributo in favore dei membri di nuclei familiari con Isee non superiore ai 10mila euro sarà attribuito sotto forma di voucher, per chi ne farà richiesta, o come rimborso, per chi ha già effettuato l’acquisto. Il bonus vista può essere richiesto una sola volta per ciascun membro del nucleo familiare. E verranno emessi fino a esaurimento delle risorse stanziate: 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. 

Voucher o rimborso: come fare domanda

Entrambe le modalità, voucher o rimborso, prevedono che il richiedente si registri su un’applicazione web dedicata, resa disponibile sul sito del Ministero della salute, mediante autenticazione con spid, carta d’identità elettronica o cns, la carta nazionale dei servizi. La piattaforma dedicata del Ministero della Salute sarà on line entro fine anno. Bisognerà quindi attendere questo step poter accedere al contributo per un acquisto già fatto dal 1° gennaio 2021 al giorno prima della pubblicazione della piattaforma.

Nel caso di attribuzione, il voucher sarà reso disponibile sull’applicazione web, dopo la verifica da parte di Inps del possesso dei requisiti Isee, mentre il rimborso avverrà sulle coordinate Iban, fornite al momento della registrazione insieme a copia della fattura o della documentazione, e prevede la comunicazione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai rimborsi erogati.

La protezione dei dati

Lo schema di decreto tiene conto delle osservazioni fornite dall’Autorità nel corso delle interlocuzioni intercorse col Ministero per rendere conformi alla normativa privacy i trattamenti previsti, secondo il principio della protezione dati “fin dalla progettazione e per impostazione predefinita”.

Nel parere il Garante della privacy ha posto come unica condizione quella di specificare che le modalità e i termini della comunicazione dei rimborsi siano stabiliti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, sentita l’Autorità garante per la protezione dei dati personali. (eg)