Sono ormai passate due settimane dal crollo del Mercato dei fiori, ma sono passati anche circa 15 anni dall’eventuale idea di trasferimento che riecheggia nell’aria da troppo tempo. Gli operatori, i grossisti e i produttori che lavoravano lì, adesso si sono trasferiti in via Giovanni Bovio, accanto all’edificio che non è più agibile.
Per la nuova sede dove far proseguire l’attività lavorativa “Stiamo lavorando venti ore al giorno su questo tema” ha detto l’assessora capitolina alle attività produttive, Monica Lucarelli, nella commissione convocata appositamente per il mercato dei fiori. Quella attuale è una “soluzione super temporanea che deve chiudersi nel più breve tempo possibile”.
La questione principale però è che non c’è attualmente un luogo disponibile dove trasferire e garantire gli spazi analoghi a quelli del mercato dei fiori. Si era pensato al Car di Guidonia, ma “prima del 2024 non sarebbe possibile effettuare uno spostamento lì” e comunque “per la metà delle attività operanti al mercato dei fiori, non sembra neppure auspicabile come eventualità”.
Eppure niente è perduto, perché sembrerebbe adatta come superficie quella della nuova Fiera di Roma. Lì sarebbe possibile manovrare le merci nella giusta maniera, ma serve “un parere preventivo dei vigili del fuoco”, ha detto Lucarelli, e dal punto di vista amministrativo è stato “impossibile ricorrere ad un affidamento diretto”. Oggi infatti è stata pubblicata una manifestazione di interesse, per cui ci sono sette giorni per raccogliere proposte su soggetti alternativi interessati ad accogliere il mercato dei fiori.
“Stiamo lavorando per arrivare ad una risposta che sia ufficiale, veloce e da un punto di vista amministrativo corretta – ha detto Lucarelli – perché non si vuole trovare un’altra ubicazione temporanea e sgradita che duri altri 50 anni”.
