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Lazio, Partita per la Pace: le parole di Lotito e Immobile

immobile vittima di un incidente
GIANFRANCO RAVASI CARDINALE CIRO IMMOBILE CALCIATORE

Lazio e Roma hanno presentato oggi, nella Sala Marconi di Palazzo Pio, la terza edizione della Partita per la Pace, benedetta da Papa Francesco, evento interreligioso benefico con l’obiettivo di lanciare un appello di pace. Presenti a rappresentare il club biancoceleste erano il presidente Claudio Lotito e il capitano Ciro Immobile. Presente anche l’ex calciatore Ciro Ferrara.

Lotito è stato il primo a prendere la parola: “Ho accolto con favore quest’iniziativa. Quando sono entrato nel mondo del calcio, dissi che il calcio doveva essere didascalico e moralizzatore, doveva insegnare e moralizzare. Stiamo attraversando un momento particolare, l’appello del Papa deve essere recepito da tutte le persone che vivono all’insegna dei valori dello sport. Le guerre nascono quasi sempre per prevaricare, non per tutelare. Questa è una guerra nata all’insegna di un interesse geopolitico che non ha nulla a che vedere con l’interesse dei diritti umani. Bene queste iniziative che sensibilizzano l’opinione pubblica. Questo è un messaggio che colpirà nel cuore tutti coloro che sono amanti dello sport e della convivenza civile”.

Ha aggiunto il presidente: “Ho aderito in prima persona, perché credo che quest’iniziativa incarni i valori che cerco di tramandare tramite il mio club. Al di là del risultato, non siamo rivali, siamo avversari. Il calcio deve unire e non dividere, deve superare le prevaricazioni, anche le squadre più deboli raggiungono l’obiettivo e vincono. Mi lega a quest’iniziativa un fatto personale. Maradona mi chiese di allenarsi a Formello, lo feci con grande slancio. Rimase colpito dell’affetto, dell’accoglienza. Armando era un trascinatore, uno che colpiva emotivamente, al di là del grande campione. Era molto sensibile ai valori umani. Mi sono sentito onorato dal fatto che lui avesse scelto la Lazio, per lui incarnavamo questi valori. Dico ai miei di scendere in campo con il rispetto dell’avversario, del valore umano, in virtù di un bene superiore, di trasmettere la linea valoriale, il superamento degli steccati di ogni tipo. Grazie, evviva la pace”.

Poi è stato il turno di Immobile: “Sono felice che Papa Francesco abbia scelto il calcio per mandare un messaggio così importante. Sono orgoglioso di essere capitano di una delle due squadre e di mandare un messaggio così forte. In più ci sarà l’occasione per salutare un ex capitano di una squadra che per noi che vogliamo fare questo sport è stato una fonte di ispirazione (Maradona, ndr). Faremo entrambe le cose e sperano che ci siano tante persone a vederci”.

G.